Ebook La La mia vita con Virginia

Il 29 maggio stavo chiacchierando con Virginia dopo aver pranzato insieme a lei nella sua stanza, quando improvvisamente lei disse che mi amava e che voleva sposarmi. Era un meraviglioso pomeriggio d’estate. Ci venne voglia di passare qualche ora fuori Londra. Prendemmo il treno per Maidenhead, dove noleggiammo una barca e risalimmo il fiume fino a Marlow;poi tornammo indietro e cenammo al ristorante sulla riva del fiume. Quando rientrammo in Brunswick Square, ripensando a quelle dieci ore trascorse da dopo pranzo a mezzanotte, sembrò a entrambi di aver vissuto un bellissimo sogno. Prima la grande emozione delle parole d’amore di Virginia, poi il dolce ritmo dei remi sul fiume; e c’è sempre, per me, qualcosa del silenzioso fluire dei sogni nello scivolare di una barca sulle acque del fiume. Poi il senso di totale irrealtà nel ristorante pieno di vita, tra la gente chiassosa del lungofiume. Di solito è inquietante trovarsi soli tra la folla, dentro il gregge, ma senza farne parte. Ci sono però rari momenti in cui sembra giusto e consolante. Nel ristorante e, più tardi, tornando a casa su un treno affollato, entrambi avvertimmo, credo, la strana felicità di essere per un attimo soli insieme in un universo vuoto.