\u00abSe proprio vogliamo parlare di un mito moderno dico assolutamente Luca Rastello. Grande scrittore prestato al giornalismo.<\/i>\u00bb Nicola Lagioia<\/b>
\u00abNon aveva paura della cattiveria Luca, la guardava in faccia e la raccontava.<\/i>\u00bb Alessandro Baricco<\/b>
\u00abUn piccolo capolavoro umanista.<\/i>\u00bb Roberto Saviano (Su La guerra in casa)<\/b>
\u00abQuando parliamo di storie, Luca Rastello \u00e8 il mio autore preferito.<\/i>\u00bb Enrico Deaglio<\/b>
\u00abUna persona che sapeva prendersi la responsabilit\u00e0 delle parole che scriveva.<\/i>\u00bb Giuseppe Culicchia<\/b>
\u00abSe salvi anche uno solo salvi tutto il mondo. E pensa a quante vite ha salvato Luca. Finch\u00e9 ci saranno persone come lui esister\u00e0 il mondo.<\/i>\u00bb Samir Zenkic, profugo bosniaco<\/b>
Malato per dieci anni,\u00a0Luca Rastello,<\/strong>\u00a0giornalista e scrittore torinese, sempre in prima fila e spesso solo a raccontare\u00a0l\u2019indicibile della realt\u00e0,<\/strong>\u00a0proprio per la sua condizione di lungodegente ha potuto guardare e riflettere\u00a0sulla malattia e la morte<\/strong>\u00a0(un\u2019esperienza che \u201csi pu\u00f2 fare\u201d). Il frammento di romanzo qui proposto, ambientato in un ospedale, rivela\u00a0la lucidit\u00e0 di analisi e la ricchezza espressiva<\/strong>\u00a0di Rastello e la\u00a0forte critica alle ragioni \u201ceconomiche\u201d<\/strong>\u00a0che il mondo dei sani cerca di imporre a quello dei malati. \u201cAbbiamo raccolto in questo libro le parti pi\u00f9 compiute del romanzo, nella certezza che la visione del mondo che esprimono e le riflessioni (spesso urticanti e feroci) che contengono possano essere utili a sani e malati\u201d scrive nell\u2019introduzione la moglie Monica Bardi.<\/p>
Al primo capitolo, La luce, che ha una forma pi\u00f9 compiuta, seguono quindici capitoli ricchissimi di suggestioni, mentre il testo inserito in apertura, intitolato\u00a0\"Del morire\",<\/strong>\u00a0costituisce un\u2019intensa riflessione a latere del romanzo, scritta fra il maggio e il giugno del 2015. In chiusura,\u00a0il blog del Malato Riottoso<\/strong>\u00a0(\"Il penultimo viaggio del malato riottoso con Madame Problema\"), \"Penultime\", critica alle cure alternative, \"Antigone\", riflessione sulla tragedia greca e la lettura steineriana, e il saggio su Tristram Shandy di Sterne.<\/p>
Completa il volume\u00a0la lettera di commiato alle figlie,<\/strong>\u00a0una testimonianza commovente che rivela tutta l\u2019umanit\u00e0 e l\u2019intelligenza sempre venata di ironia del suo autore.<\/p>","gtin":"9788832961034","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/103\/9788832961034.jpg","name":"Ebook Dopodomani non ci sar\u00e0","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788832961034\/autore-luca-rastello\/ebook-dopodomani-non-ci-sara.htm","priceCurrency":"EUR","price":9.99,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
«Su Luca Rastello si dovrà tornare spesso nei prossimi tempi.» Goffredo Fofi
«Se proprio vogliamo parlare di un mito moderno dico assolutamente Luca Rastello. Grande scrittore prestato al giornalismo.» Nicola Lagioia
«Non aveva paura della cattiveria Luca, la guardava in faccia e la raccontava.» Alessandro Baricco
«Un piccolo capolavoro umanista.» Roberto Saviano (Su La guerra in casa)
«Quando parliamo di storie, Luca Rastello è il mio autore preferito.» Enrico Deaglio
«Una persona che sapeva prendersi la responsabilità delle parole che scriveva.» Giuseppe Culicchia
«Se salvi anche uno solo salvi tutto il mondo. E pensa a quante vite ha salvato Luca. Finché ci saranno persone come lui esisterà il mondo.» Samir Zenkic, profugo bosniaco
Malato per dieci anni, Luca Rastello, giornalista e scrittore torinese, sempre in prima fila e spesso solo a raccontare l’indicibile della realtà, proprio per la sua condizione di lungodegente ha potuto guardare e riflettere sulla malattia e la morte (un’esperienza che “si può fare”). Il frammento di romanzo qui proposto, ambientato in un ospedale, rivela la lucidità di analisi e la ricchezza espressiva di Rastello e la forte critica alle ragioni “economiche” che il mondo dei sani cerca di imporre a quello dei malati. “Abbiamo raccolto in questo libro le parti più compiute del romanzo, nella certezza che la visione del mondo che esprimono e le riflessioni (spesso urticanti e feroci) che contengono possano essere utili a sani e malati” scrive nell’introduzione la moglie Monica Bardi.Al primo capitolo, La luce, che ha una forma più compiuta, seguono quindici capitoli ricchissimi di suggestioni, mentre il testo inserito in apertura, intitolato "Del morire", costituisce un’intensa riflessione a latere del romanzo, scritta fra il maggio e il giugno del 2015. In chiusura, il blog del Malato Riottoso ("Il penultimo viaggio del malato riottoso con Madame Problema"), "Penultime", critica alle cure alternative, "Antigone", riflessione sulla tragedia greca e la lettura steineriana, e il saggio su Tristram Shandy di Sterne.Completa il volume la lettera di commiato alle figlie, una testimonianza commovente che rivela tutta l’umanità e l’intelligenza sempre venata di ironia del suo autore.