Una protagonista che dice sempre quello che pensa. Diventer\u00e0 un'amica di cui non potrete fare a meno.<\/strong>
\u00abUn fenomeno che ha dato vita a un nuovo genere letterario.<\/i>\u00bb The Guardian<\/b>
\u00abIndimenticabile e vero.<\/i>\u00bb Daily Mail<\/b>
\u00abNon ha eguali.<\/i>\u00bb The Observer<\/b>
\u00abEleanor Oliphant \u00e8 un personaggio che resta attaccato alla nostra pelle.<\/i>\u00bb Robinson - la Repubblica - Gaia Manzini<\/b>
\u00abUn fenomeno editoriale in tutto il mondo, Italia compresa.<\/i>\u00bb Corriere della Sera<\/b>
\u00abCommovente e saggio. Leggetelo.<\/i>\u00bb People<\/b>
\u00abImperdibile. Uno degli esordi pi\u00f9 riusciti dell\u2019anno.<\/i>\u00bb New York Times<\/b>
\u00abImperdibile. Uno degli esordi pi\u00f9 riusciti dell\u2019anno.<\/i>\u00bb The New York Times<\/b>
L\u2019unica cosa che conta \u00e8 rimanere fedeli a ci\u00f2 che si \u00e8 veramente<\/strong><\/p>
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse \u00e8 perch\u00e9 io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent\u2019anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient\u2019altro. Perch\u00e9 da sola sto bene. Solo il mercoled\u00ec mi inquieta, perch\u00e9 \u00e8 il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perch\u00e9 io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O cos\u00ec credevo, fino a oggi. Perch\u00e9 oggi \u00e8 successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all\u2019improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il \u00abtutto\u00bb che credevo di avere \u00e8 precisamente tutto ci\u00f2 che mi manca. E forse \u00e8 ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.<\/p>
Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che secondo la stampa internazionale pi\u00f9 autorevole rimarr\u00e0 negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai \u00e8 unico e raro come solo le grandi opere possono essere. In corso di pubblicazione in 35 paesi, \u00e8 il romanzo d\u2019esordio pi\u00f9 venduto di sempre in Inghilterra, dove \u00e8 da pi\u00f9 di un anno in vetta alle classifiche. Ha vinto il Costa First Novel Award e presto diventer\u00e0 un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Una storia di resilienza, di forza, di dolore, di speranza. Un grande romanzo con una grande anima.<\/p>","gtin":"9788811603252","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/325\/9788811603252.jpg","name":"Ebook Eleanor Oliphant sta benissimo","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788811603252\/autore-gail-honeyman\/ebook-eleanor-oliphant-sta-benissimo.htm","priceCurrency":"EUR","price":3.99,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
IL CASO EDITORIALE DELL'ANNO, PUBBLICATO IN 35 PAESI, PER MESI IN VETTA ALLE CLASSIFICHE Una protagonista che dice sempre quello che pensa. Diventerà un'amica di cui non potrete fare a meno.
«Un fenomeno che ha dato vita a un nuovo genere letterario.» The Guardian
«Indimenticabile e vero.» Daily Mail
«Non ha eguali.» The Observer
«Eleanor Oliphant è un personaggio che resta attaccato alla nostra pelle.» Robinson - la Repubblica - Gaia Manzini
«Un fenomeno editoriale in tutto il mondo, Italia compresa.» Corriere della Sera
«Commovente e saggio. Leggetelo.» People
«Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell’anno.» New York Times
«Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell’anno.» The New York Times
L’unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramenteMi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che secondo la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. In corso di pubblicazione in 35 paesi, è il romanzo d’esordio più venduto di sempre in Inghilterra, dove è da più di un anno in vetta alle classifiche. Ha vinto il Costa First Novel Award e presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Una storia di resilienza, di forza, di dolore, di speranza. Un grande romanzo con una grande anima.