DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali di American Psychiatric Association edito da Raffaello Cortina Editore

DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali

A cura di:
M. Biondi
Data di Pubblicazione:
10 aprile 2014
EAN:

9788860306616

ISBN:

8860306612

Pagine:
1092
Formato:
brossura
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Descrizione DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali

Questa nuova edizione del DSM, usata da clinici e ricercatori per diagnosticare e classificare i disturbi mentali, è il prodotto di più di 10 anni di sforzi da parte di esperti internazionali specializzati nel campo della salute mentale.
Il manuale, che crea un linguaggio comune per i clinici coinvolti nella diagnosi dei disturbi mentali, include concisi e specifici criteri che vogliono facilitare un'oggettiva valutazione dei sintomi in una varietà di setting clinici, aspetti che ne fanno, da sempre, il manuale per eccellenza usato da clinici e ricercatori per diagnosticare e classificare i disturbi mentali.

Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), nato nel 1952 ma diffusosi a partire dalla terza edizione nel 1980 (DSM-III), è un progetto ambizioso con il difficile obiettivo di applicare alla psichiatria una metodologia di classificazione il più possibile condivisa per esigenze epidemiologiche, statistiche e cliniche, integrando e uniformando a livello globale quelle conoscenze che prima erano in balia di frammentarie e multiformi scuole di pensiero. Il testo, nelle sue successive versioni, è andato incontro a tentativi di miglioramento, sempre in sintonia con la ricerca internazionale, certamente con un’impronta statunitense dettata dall’American Psychiatric Association (APA), ma al tempo stesso con attenzione verso le esigenze e le multiformità culturali di una società aperta e multietnica. I diversi cambiamenti e le novità del DSM-5 sono il prodotto di 30 anni di acquisizione di nuovi dati e progressi provenienti dalla ricerca scientifica mondiale, così come è stato sottolineato nell’Introduzione del Manuale.

La serie dei DSM è stata ampiamente condivisa dalla comunità psichiatrica e psicologica mondiale tanto da risultare di fatto utilizzata in migliaia di ricerche nella letteratura internazionale degli ultimi 30 anni, in manuali e trattati, da organizzazioni sanitarie governative, da associazioni scientifiche, in ambiti legali, forensi e di medicina generale. Alcune scelte ancora accendono spirito critico e dubbi suggerendo revisioni o modifiche, controversie, sane in un dibattito scientifico e utili per scambi e confronti e per la crescita del pensiero.

Essendo nato all’interno della cultura psichiatrica americana, notoriamente pragmatica, il DSM-5 può presentare alcuni problemi di inserimento e accettazione in contesti culturali diversi, sebbene ne esistano traduzioni nei principali Paesi del mondo. L’adozione di un sistema diagnostico standardizzato come il DSM-5, così come è stato per i suoi predecessori, rappresenta dunque un’importante opportunità per raccordarsi con il mondo scientifico internazionale, con l’universo della ricerca, dalla genetica alla neurochimica, con l’ambito della prevenzione in campo psicoterapeutico e riabilitativo, nonché una sfida aperta per andare oltre e migliorarne l’impiego per clinici, pazienti, studenti, ricercatori.

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