Dove era Dio? Il discorso di Auschwitz di Benedetto XVI (Joseph Ratzinger) edito da Mondadori

Dove era Dio? Il discorso di Auschwitz

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
17 gennaio 2012
EAN:

9788804615293

ISBN:

880461529X

Pagine:
76
Formato:
brossura
Argomenti:
Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana, Olocausto
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Dove era Dio? Il discorso di Auschwitz

Dove era dio? il discorso di Auschwitz, è un volume che riprende il celebre discorso che Papa Benedetto XVI, al secolo Joseph Alois Ratzinger, tenne durante la sua visita presso il tristemente noto campo di concentramento di Auschwitz. Durante il periodo nazista, in questo campo di concentramento, situato in Polonia, furono uccisi più di un milione di esseri umani, anche se il numero preciso resta ancora un mistero, in quanto alcuni parlano di 4 milioni di vittime. Il complesso svolse un ruolo fondamentale nel tragico e folle progetto nazista denominato "soluzione finale", che prevedeva lo sterminio e l'annientamento totale della popolazione ebraica. Quella di Benedetto XVI fu la seconda visita da parte di un Papa presso il campo di concentramento ed avvenne il 28 maggio del 2006, prima di lui, il 7 giugno del 1979, ci andò Giovanni Paolo II. Il discorso di angoscia e orrore di Benedetto XVI si apre con una domanda che rappresenta un grido interiore rivolto a Dio: "Perché, Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo?". La preghiera di riconciliazione è di non permettere mai più una cosa simile. In Dove era Dio? all'intervento di Benedetto XVI, si affiancano i contributi di altri autori, accomunati dalla riflessione sui tragici avvenimenti di quel periodo.

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3 di 5 su 2 recensioni

Non lo sapremo maiDi I. PIER PAOLO-20 febbraio 2012

Non sapremo mai dov'è Dio quando nell'uomo prevale quella " metà oscura " che quasi sempre lo fa sull'altra; come impazziti ci rivolgiamo contro noi stessi per autodistruggerci con ferocia inammissibile... Allora Dio non esiste se non eccezionalmente nei pochi esempi che abbiamo e che vorrebbero insegnare ad amarci l'un l'altro senza riuscirci Ad AUSCHWITZ commosso e riverente, lo riconosce lo stesso Pontefice che per la prima volta riesce ad esprimersi senza termini teologici, quasi a riconoscere anche le reponsabilità della Chiesa per quanto accaduto; se lo domanda perfino Lui insieme a tutti gli uomini di BUONA VOLONTA' che angosciati senza fine, se lo chiedono senza ricevere una sola risposta finalmente rivelatrice.

Dio va cercato dentro e non fuori di noi.Di G. Nicola-25 gennaio 2012

Papa Ratzinger è un grande Papa teologo, di cui sono da apprezzare le tre pregevoli Encicliche e i suoi sottesi tentativi di dare una vera svolta alla Chiesa Cattolica. Purtroppo prevale in lui più la mente che il cuore e l'anima, che rimane nascosta e timorosa. Cosa che non accadde al, pur anziano, Papa "Buono", Giovanni XXIII. Il discorso di Auschwitz ne è la riprova. Manca un chiaro mea culpa, che pur affiora fra le sue parole. Non è Dio infatti che deve o può intervenire come se fosse al di fuori di noi. Dio non interviene perché noi non interveniamo, rendendo visibile la sua presenza, mediante un'autentica testimonianza evangelica, come ben espresso dallo stesso Benedetto XVI nella prima delle tre citate Encicliche "Deus Caritas Est".