Donne senza fede di Daniela Montanari edito da Rupe Mutevole

Donne senza fede

Collana:
Visioni
Data di Pubblicazione:
2010
EAN:

9788896418901

ISBN:

8896418909

Pagine:
80
Formato:
brossura
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4 di 5 su 1 recensione

Quattro racconti poco sdolcinati ma femminiliDi D. Alessandra-1 febbraio 2011

Daniela Montanari ha sempre prediletto, sino ad ora, raccontare le donne e la femminilità, mettendo questi due elementi in un continuo confronto allo specchio di fronte alle relazioni, alle storie d'amore, ai sentimenti in genere, al senso del tempo, alla famiglia, ai figli, alle necessità. Certo non è l'unica scrittrice al mondo a farlo e ad averlo fatto. Il rischio di ripetersi, quando si intraprendono percorsi già così profondamente segnati, è alto tanto quanto quello di finire per praticare una narrativa rosa tediosa e banale e ciò va sempre tenuto in considerazione. La letteratura femminile odierna è, infatti, piena di stereotipi di questo genere, mentre al contrario la letteratura femminile classica (pensiamo solo a quella inglese sette-ottocentesca) è spesso guardata con diffidenza (grave errore di valutazione); questo comporta che i modelli e canoni di riferimento vadano via via impoverendosi. In Donne senza fede, però, i personaggi spesso si delineano, felicemente, attraverso i sentimenti e il ricordo, quando non addirittura negli oggetti che sono quasi sempre segni del mutamento delle relazioni intercorrenti tra due o più soggetti nella storia. Il ricordo, dunque, si sostanzia nelle cose più che nelle persone, come a voler dire che le persone nascono, s'incontrano, si amano e muoiono, tradiscono, generano, hanno segreti e mentono, ma gli oggetti che hanno toccato, i letti su cui hanno dormito, le parole che hanno pronunciato si impregnano di una concreta sostanza vitale, la quale, più di tutto, si tramanda oltre il profilo del tempo e delle azioni. Gli atti, a loro volta, prendono forma proprio attraverso cose che si possono tenere tra le mani, che siano lettere, diari, foto, cartoline. I racconti contenuti in Donne senza fede, titolo che gioca sull'analogia fede (nuziale) e fede (sentimento), sono chiaramente incentrati sulla tematica dell'amore, ma al loro interno si differenziano per una lunga serie di particolari. L'Autrice è piuttosto brava a condurre la scrittura su quattro binari paralleli, senza perdere di vista né il percorso che intende compiere, né l'obiettivo finale. In lei il sentimento predominante è un amore materno e al tempo stesso filiale. Lo sguardo di ogni singolo Narratore e Narratario è ingentilito da un'umanità viscerale, fragile e autentica. La componente fanciullesca, presa nella sua dimensione più concreta e innocente, è realistica, oltre che ponderata; l'elaborazione scritta dei testi è coerente e ben riuscita. Ammetto di aver provato autentico trasporto nella lettura.