La donna che mi insegnò il respiro di Ayad Akhtar edito da Mondadori

La donna che mi insegnò il respiro

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Zuveletski M.
Data di Pubblicazione:
31 gennaio 2012
EAN:

9788804614982

ISBN:

8804614986

Pagine:
325
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama La donna che mi insegnò il respiro

Hayat Shah è un ragazzino musulmano nato e cresciuto nella provincia americana. La sua vita procede spedita tra la scuola, il baseball e le corse in bicicletta. Delle origini pakistane resta solo qualche debole traccia nei battibecchi tra i genitori. Finché un giorno arriva Mina, un'amica della madre venuta a vivere negli Stati Uniti dopo un doloroso divorzio nel suo paese, e da quel momento tutto cambia. Dolce e bellissima, Mina porta con sé un fascino discreto e magnetico che in poco tempo conquista tutti, perfino lo scettico padre di Hayat. La sua religiosità profonda e non fanatica fa entrare discretamente la fede musulmana nella vita familiare e colpisce l'animo adolescente di Hayat, che viene attratto dalla spiritualità della preghiera e, senza averne immediata coscienza, dalla sensualità della donna. I guai iniziano quando Mina si innamora di un ebreo, Nathan, e quando questi per amore si converte all'Islam. Non sarà tanto la dura reazione della comunità musulmana a impedire il loro matrimonio, quanto il segreto intervento di Hayat, che trova nel fondamentalismo religioso uno sfogo alle sue tormentate pulsioni adolescenziali. Le conseguenze del suo comportamento gli si sveleranno molti anni dopo, incontrando casualmente Nathan e venendo a conoscenza del tragico destino di Mina. Solo in quell'istante, nel semplice atto di scusarsi per il male compiuto, Hayat diventerà finalmente adulto.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 18.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

MeravigliosoDi V. Emilio-21 aprile 2012

Bello! Questo romanzo è davvero profondo e toccante, capace di penetrare dentro l'anima per via di una scrittura pulita, semplice e immediata che ti catapulta dentro quelle cupe e tenebrose atmosfere descritte nel libro, piene di silenzi spezzati e di parole sussurate. Il ritmo è lento e ricrea quasi solennità gradita quanto adeguata!