La donna che leggeva la morte di Carol O'Connell edito da Piemme

La donna che leggeva la morte

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Traduttore:
Pasetti M. C.
Data di Pubblicazione:
8 marzo 2011
EAN:

9788856619829

ISBN:

8856619822

Pagine:
377
Formato:
brossura
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Trama La donna che leggeva la morte

Da vent'anni l'ex giudice Henry Hobbs attende di sapere che ne è stato di suo figlio Josh, scomparso nel nulla a soli quindici anni, dopo essersi addentrato nei boschi una sera come tante. Ma per quanto intensamente abbia sperato nel suo ritorno, mai si sarebbe immaginato che avvenisse così: un osso alla volta. Nel cuore della notte, qualcuno deposita quei resti sull'uscio di casa sua. Tuttavia, il vecchio Hobbs non vuole denunciare l'accaduto finché lo scheletro non sarà completo: per lui è più importante dare degna sepoltura al figlio. Il macabro rituale va avanti ormai da mesi quando Oren Hobbs, figlio maggiore del giudice, ne viene a conoscenza. A differenza del padre, Oren non ha intenzione di seppellire la verità: quei "doni" misteriosi potrebbero fare luce una volta per tutte sul caso mai risolto. Non è soltanto il suo istinto di detective a spingerlo a riaprire l'indagine. È anche il senso di colpa. Quello che da vent'anni rende la sua vita un incubo. Perché, quella notte, Oren era entrato nel bosco insieme a Josh, e ne era uscito solo. Perché era stato lui il primo sospettato, con tutti i suoi silenzi sulla ricostruzione dei fatti. Adesso, Oren deve tornare a fare i conti con il suo passato e scavare tra menzogne e omertà della città in cui è nato, dove tutti hanno qualcosa da nascondere. E dove era forse suo fratello Josh a custodire il segreto più scomodo.

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2 di 5 su 1 recensione

BanaleDi P. Cristiana-3 novembre 2011

Il bosco oscuro e misterioso, in cui avviene ogni inganno, ogni delitto, in cui ci si perde, addentrandosi nei meandri della propria tormentata personalità, la seduta spiritica, che fa riemergere la verità sepolta tra quegli alberi, la polizia corrotta, il vicino di casa folle, l'astuta e pragmatica governante dal torbido passato... Non sono tutti elementi triti e ritriti! Possiamo parlare di "vintage", se non vogliamo proprio tacciare questo romanzo di banalità, in quanto ci rimanda a soluzioni narrative dei primi del 900, che magari all'epoca colpivano, affascinavano, ma ora non più. Unica nota positiva, il finale. Meravigliosamente, aperto! Quando tutto sembra svelato, ecco che alla prima soluzione del crimine se ne sovrappone una seconda. Tuttavia, non facilmente intellegibile, né intrigante.