I dodici segni di Lee Child edito da Longanesi
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I dodici segni

Editore:

Longanesi

Edizione:
4
Traduttore:
Tissoni A. F.
Data di Pubblicazione:
7 aprile 2011
EAN:

9788830430785

ISBN:

8830430781

Pagine:
416
Formato:
rilegato
Argomento:
AVVENTURA
Disponibile anche in E-Book
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Trama I dodici segni

“I dodici segni” di Lee Child è un thriller che a modo suo parla di guerra. Guerra globale.
Guerra globale è quasi un sinonimo di guerra mondiale. Una delle poche differenze riscontrabili in maniera abbastanza semplice e chiara è che i civili che vivono negli stati impegnati a portare avanti queste guerre globali vengono convinti sia dai politici che dai media di propaganda di star facendo un lavoro di prevenzione al terrorismo estremista e fondamentalista, per smussare la lama della spada di Damocle che grava sopra le teste degli occidentali tutti e del loro stile di vita. Oppure meglio ancora vengono convinti dalle autorità di stato e da quelle della comunicazione di essere nel dovere morale di intervenire tramite eserciti e operazioni di guerra che però vengono chiamate umanitarie, in quanto attuate per prevenire le dittature e instaurare regimi democratici in cui vengano rispettati i diritti umani delle persone. Tramite la violenza e l’uso della forza. Tramite la guerra. Ma ogni guerra ha almeno due fazioni. E incontrare una persona dell’altra fazione può essere molto pericoloso. Specialmente le fazioni non sono due. Specialmente se proprio non si ha la minima idea di che fazioni si tratti realmente, né da chi o da cosa siano guidate.
In tempi di guerra globale, individuare un attentatore suicida può essere una utile attività da svolgere se ci si annoia, mentre si scappa dal proprio passato e dai guai che rincorrono sempre chi li vuole schivare e si viaggia a zonzo come un vagabondo per gli Stati Uniti D’America, armati solo di passaporto sgualcito e spazzolino usurato. E Jack Reacher, lo sa bene. Lui, eroe scorbutico e solitario, conosce un documento top-secret di Israele in cui sono enunciate tutte e dodici le caratteristiche con le quali è possibile riconoscere un attentatore suicida tra decine o centinaia di persone. E infatti, sul vagone di Manatthan sul quale sta viaggiando nella notte, c’è una persona che sembra possedere tutte queste dodici caratteristiche. Dopo aver controllato e ricontrollato tutti gli indizi, decide di agire. Si siede vicino alla donna in questione e le dice (dicendole con questo una bugia) di essere un poliziotto, chiedendole di togliere lentamente la sua mano dalla borsa in cui è infilata. Lei lo fa, ma nel farlo tira fuori non una bomba ma una pistola, con la quale si suicida. Il suo nome era Susan Mak, e di mestiere faceva l’impiegata del Pentagono. Non basteranno gli interventi repentini di FBI e Dipartimento Di Stato Americano per placare il desiderio di Jack Reacher di andare, come sempre e a modo suo, fino in fondo alla faccenda.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 2 recensioni

I dodici segniDi m. serena-16 ottobre 2013

Devo dire la verità, l'ho letto volentieri e mi ha parecchio intrigato, specialmente all'inizio, grazie a una prosa molto scorrevole. Il testo, però, si appesantisce verso la metà nel tentativo di aggiungere particolari e pagine del tutto inutili, almeno a mio parere. Lo consiglio ma non è nulla di eccezionale.

I dodici segni di Lee ChildDi T. Valeria-4 marzo 2012

Un vagone della metropolitana corre sotto la città di New York, a tarda notte. A bordo ci sono solamente sei persone, una di esse è Reacher, un ex-militare che ha scelto di vivere da vagabondo. Egli nota, in una donna seduta in fondo al vagone, dei comportamenti strani, che gli fanno pensare che la signora sia una terrorista suicida. In seguito alla morte inspiegabile della donna e all'intervento immediato dell'FBI Reacher è interessato a scoprire la verità. Il libro si è presentato molto intrigante, con numerosi colpi di scena e intuizioni tipiche da parte del protagonista. Poi, però, inizia a risultare noioso, anche a causa del modo di scrivere dell'autore che a me personalmente non piace molto.