La distanza amorosa. Il cinema interroga la psicoanalisi
- Editore:
Quodlibet
- Collana:
- Campi della psiche
- Data di Pubblicazione:
- 15 giugno 2011
- EAN:
9788874624003
- ISBN:
887462400X
- Pagine:
- 152
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Teoria psicoanalitica (psicologia freudiana)
Descrizione La distanza amorosa. Il cinema interroga la psicoanalisi
François Truffaut, Marco Ferreri, Carl Theodor Dreyer, Michael Haneke, Samuel Beckett: sono i nomi degli artisti di cui parla questo libro proponendo una lettura inedita dei loro film. Un volume supplementare di cinema e psicoanalisi, dunque? Un'ennesima edizione di psicoanalisi applicata al cinema? No; la psicoanalisi si applica solo al sintomo. Al sintomo di un soggetto che soffre nel corpo e nella mente. La psicoanalisi non si applica al cinema, come non si applica né all'opera d'arte né all'artista. Sebbene ogni artista non possa esimersi dall'interrogare quanto accade nella propria vita e nel mondo in cui vive; non certo per proporre dei modelli da seguire o una pedagogia da inculcare. L'artista, invece, mette in luce la trama di un discorso che ci coinvolge. Un discorso in cui ognuno di noi è preso come un essere vivente e sessuato, preda della passione o della follia, un discorso che si snoda come il discorso dell'altro, ossia dell'inconscio. In tutto ciò l'artista, per dirla con Lacan, precede lo psicoanalista e addirittura gli apre la strada: ecco la lettura proposta dall'autrice di questo libro.
Recensioni degli utenti
Interessantissimo!-28 gennaio 2014
Libro molto interessante, indispensabile per chi vuole affrontare questioni di interferenza fra cinema e psicanalisi. È un po' ostico per chi non ha mai affrontato questi temi, quindi consiglio di dare prima un'occhiata a qualche manuale di psicanalisi (si fa riferimento soprattutto alla scuola lacaniana). Mi è piaciuto particolarmente il primo capitolo sul film "Adele H." di Truffaut: dopo questa lettura l'ho riscoperto e apprezzato molto di più! La parte finale del libro riassume le trame dei film analizzati, anche se la visione resta indispensabile: l'analisi parte in primo luogo dalla struttura e dal linguaggio cinematografico.