Disneyland e altri nonluoghi di Marc Augé edito da Bollati Boringhieri

Disneyland e altri nonluoghi

Traduttore:
Salsano A.
Data di Pubblicazione:
18 ottobre 2024
EAN:

9788833942865

ISBN:

8833942864

Pagine:
128
Formato:
brossura
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Descrizione Disneyland e altri nonluoghi

Reportage, cliché, luoghi famosi, passeggiate: nei testi che compongono questo volume, attraverso la descrizione divertita e sensibile degli scenari turistici vecchi e nuovi che l'autore racconta in prima persona, lo sguardo dell'etnologo si confronta con le immagini del turismo più diffuso: Disneyland e Mont-Saint-Michel, la spiaggia di La Baule e il campo di battaglia di Waterloo, la cupola di plastica climatizzata di Center Parcs (contenente paesaggi tropicali in piena Normandia!), i castelli di Ludovico II di Baviera... e ancora un'immaginaria Parigi del 2040 affidata in gestione alla società Disneyland, divertente proiezione di una riflessione sul «viaggio impossibile» - quello che avrebbe potuto farci scoprire paesaggi e uomini nuovi. Con tutta la curiosità e la verve del viaggiatore intelligente e del grande antropologo, Augé si chiede se spostarsi in un «altrove» sia davvero possibile, o se i veri viaggi non possano essere soltanto quelli con cui attraversiamo la realtà a noi più prossima.

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Recensioni degli utenti

4 di 5 su 1 recensione

Disneyland e altri nonluoghi Di R. Pasqualina - 27 settembre 2011

All'incirca una decina di anni fa Augè coniò il termine di "nonluogo: dai parchi a tema ai centri commerciali. Il tratto comune a tutti è un dispositivo di rappresentazione che inverte il rapporto tra la realtà e il suo doppio: a Disneyland si passeggia "dentro" la rappresentazione che in questo modo diviene reale, assume le caratteristiche che in passato appartebevano invece all'oggetto che venivca rappresentato. Non solo. In questo caso la rappresentazione diviene iper-rappresentazione: essa non rappresente la realtà, ma la rappresentazione. Il Topolino che incontro in Main Street, è la rappresentazione, assolutamente reale, del personaggio che ho imparato fin da piccolo a riconoscere sulle stripes dei periodici della Disney. Un ritorno di attualità - sebbene sotto segno diverso - dei temi della trasparenza e della spettacolarizazione a suo tempo fatti circolare da Debord e Vattimo.