Tra Dio e il cosmo. Una visione non dualista della realtà. Dialogo con Gwendoline Jarczyk di Raimon Panikkar, Gwendoline Jarczyk edito da Laterza

Tra Dio e il cosmo. Una visione non dualista della realtà. Dialogo con Gwendoline Jarczyk

Editore:

Laterza

Traduttore:
Sampaolo M.
Data di Pubblicazione:
23 marzo 2006
EAN:

9788842077732

ISBN:

8842077739

Formato:
brossura
Argomento:
Filosofia della religione
Acquistabile con la

Descrizione Tra Dio e il cosmo. Una visione non dualista della realtà. Dialogo con Gwendoline Jarczyk

Incalzato dalle domande di Gwendoline Jarczyk - studiosa di filosofia, specialista di Hegel e del mistico medievale Meister Eckhart -, Raimon Panikkar ha modo di ripercorrere in questo libro tutti i temi salienti della sua lunga riflessione, da quelli di più scottante attualità a quelli più radicali e pregnanti (come il valore del silenzio e della parola, il senso del tempo e soprattutto la visione 'trinitaria' della realtà). Un dialogo vigoroso e appassionato, disseminato di alcune delle folgoranti intuizioni che hanno fatto di Panikkar uno dei più grandi teologi e maestri spirituali viventi, testimone di una sintesi armoniosa di culture diverse.

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4 di 5 su 1 recensione

Tra Dio e il cosmoDi c. lello-26 settembre 2011

Bello scontro dialettico tra due pensatori quanto più diversi tra loro, incalzato da domande, talora da obiezioni, spesso da confronti con altri pensatori, Panikkar spiega molto bene le sue idee: la non-dualità tra io e mondo, tra dio e mondo (quel che lui chiama la "cosmoteandria") ; il dialogo interreligioso ed intrareligioso; il concetto di crazione permanente; l'importanza di un "terzo occhio", ecc. Lo si segue molto bene quando spiega l'infinità della vita (piuttosto che la sua eternità) e l'immagine della goccia che si sperde nell'acqua è di quelle che restano in mente. Il suo approccio del tutto teorico all'essenza del cristianesimo - da lui individuata nella categoria della trinità - lo induce a rivolgersi a una serie di problemi che richiedono un lettore attrezzato in controversie dottrinali remote ed ardue. Tanto più che forse sarebbe stata più comprensibie una riflessione sugli aspetti storici, quali per esempio il culto mariano o quello dei santi. Ma tant'è: la storia non interessa molto all'"orientale", anche perché la considera un mito dell'occidente, essendo per lui il tempo circolare. Il che non significa equidistanza tra le due civiltà: Panikkar lascia alcune osservazioni di rara efficacia contro il fondamentalismo nostrano e quel che noi potremmo chiamare il "pensiero unico" (che c'è tanto in Occidente, quanto in Oriente) ed è l'affermazione di una mentalità pragmatica, utilitaristica, quantitativa, che è idolatra tanto del feticcio del profitto quanto di quello della tecnologia. Ce n'è anche per il "religionismo", cioè la pretesa di definirsi per le proprie differenze e non per la ricerca di una relazione con gli altri. Da ultimo: molto interessanti le sue osservazioni sulle sacre scritture, laddove il cristiano non può dimenticare le loro origini non di parola rivelata, ma semmai di parola tramandata - con tutte le conseguenze che una tale affermazione comporta. Insomma un libro per lettori credenti o non credenti, perché domande e risposte riguardano tutti.