Il diavolo custode (Quasi amici) di Philippe Pozzo di Borgo edito da TEA

Il diavolo custode (Quasi amici)

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Traduttore:
Brindisi D., Lo Porto T., Uberti-Bona M.
Data di Pubblicazione:
5 dicembre 2013
EAN:

9788850233175

ISBN:

8850233175

Pagine:
204
Formato:
brossura
Argomento:
Malattia
Acquistabile con la

Descrizione Il diavolo custode (Quasi amici)

Rampollo di nobile famiglia, ricco, colto, affascinante e amante delle cose belle e raffinate, Philippe è paralizzato dal collo in giù a seguito di un incidente di parapendio. Non è la prima tremenda prova a cui la vita lo ha sottoposto: ha perso da poco la sua splendida e amatissima moglie, affetta da una rara forma tumorale. Philippe combatte coraggiosamente e ostinatamente con il proprio corpo, con il ricordo straziante di lei e con l'idea di essere un uomo inutile, finito, e per farlo usa tutti gli strumenti possibili, dall'impegno sociale all'attaccamento ai piaceri della vita. In questa sua battaglia ha un'arma speciale: il suo badante, un immigrato algerino appena uscito di galera, che entra un giorno nella sua vita "ingessata" con l'energia di un tornado e diventa immediatamente il suo "diavolo custode". Il loro rapporto di dipendenza reciproca e lo scontro ravvicinatissimo e spesso spericolato tra le loro culture si trasforma presto in un legame solido e nello stesso tempo turbolento, punteggiato da episodi irresistibilmente comici e autenticamente commoventi. Regalando a entrambi, e a chi legge questo libro, una dimensione nuova della gioia, della speranza e dell'amicizia. Questa storia vera è diventata un film, "Quasi amici".

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 8.50

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

Bello, con dubbioDi M. Amalia-13 giugno 2014

Di solito due più due fa quattro, invece nel caso di questo libro temo che il semplice calcolo non funzioni del tutto. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio inno alla vita, al diritto di vivere, quali che siano le condizioni del soggetto (e sono davvero molto drammatiche). Ci troviamo però anche a scoprire una realtà fatta di grande ricchezza, dove imparare la lezione sembra difficile anche per lo stesso interessato. Di solito io celebro molto questi valori: il diritto a vivere e il dovere di imparare a proprie spese. Quindi: libro buono e giusto? Mah, un qualche dettaglio mi ha messo a disagio. Leggere queste pagine significa liberarsi dal bisogno di giudicare il prossimo, cosa talora ardua da raggiungere. Molto interessante il finale in Africa, dal che si ricava la necessità di farsi accettare da una società nel complesso più semplice, più incline ad assimilare chi è diverso. Almeno è quanto mi è parso che l'autore volesse comunicare.