La destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini di Giampaolo Pansa edito da Rizzoli

La destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
12 febbraio 2015
EAN:

9788817080507

ISBN:

8817080500

Pagine:
406
Formato:
rilegato
Argomento:
Fascismo e Nazismo
Acquistabile con la

Descrizione La destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini

"Su alcune figure non esistono dubbi. Fra gli antenati della destra italiana troviamo Giovanni Guareschi, il comandante Junio Valerio Borghese, Giorgio Almirante, Franco Freda, Indro Montanelli. Possiamo domandarci se a loro sia giusto affiancare i democristiani Mario Scelba e Amintore Fanfani, grandi manager come Eugenio Cefis e Cesare Romiti, un eroe civile come Giorgio Ambrosoli, un leader nascente come Matteo Salvini. Ritiene di sì Giampaolo Pansa, rovesciando un luogo comune che considera la destra una piccola parrocchia di pochi fanatici e di bombaroli neri. Gli avversari l'hanno sempre dipinta così. Tanto da spingere molti elettori moderati, conservatori o nostalgici del fascismo a pensare che la loro parte politica non fosse necessaria alla democrazia, mentre lo erano i cattolici e i comunisti. Pansa ribalta il verdetto che giudica senza patria milioni di italiani. Lo fa sin dal titolo del suo nuovo libro: 'La destra siamo noi'. Non è un brillante paradosso. È la sintesi di una verità: pure chi si schiera dietro una bandiera che la maggioranza rifiuta, appartiene alla storia italiana. Anche perché tutti siamo un po' di destra e su alcune questioni in modo deciso. Del resto gli esseri umani hanno un connotato comune: la doppiezza, una natura ibrida capace di passare da un'opinione a quella opposta. Allora perché negare che la destra abbia lo stesso diritto di esistere che la sinistra riserva soltanto a se stessa?" Un nuovo avvincente capitolo della controstoria d'Italia iniziata con Sangue, sesso e soldi, Bella Ciao, Eia eia alalà. Dopo aver raccontato l'Italia fascista in "Eia eia alalà" Pansa continua il suo viaggio nella destra italiana fino ai giorni nostri in un libro che raccoglie le vicende oscure di molti personaggi dell'Italia moderata, neofascista, reazionaria, golpista e ostile alla sinistra. È un racconto molto personale, sul filo della memoria e degli incontri fatti in tanti anni trascorsi nei giornali. Ad accompagnarlo in questo viaggio c'è un vecchio sbirro, questore in molte città e poi negli uffici giusti per tenere d'occhio la politica italiana. Il risultato è un nuovo avvincente capitolo della controstoria d'Italia, questa volta nelle sue sfumature più cupe.

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