Il Decameron di Giovanni Boccaccio edito da Mondadori

Il Decameron

Editore:

Mondadori

Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
19 luglio 2018
EAN:

9788804700067

ISBN:

8804700068

Pagine:
824
Argomento:
Racconti
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Trama Il Decameron

Primo, clamoroso caso di "bestseller" della letteratura, in oltre sei secoli il Decameron ha influenzato scrittori, pittori, musicisti, coreografi, registi. Scritto, non a caso, "nel mezzo del cammin" della sua vita, corona con il sigillo del capolavoro l'esperienza giovanile di Boccaccio, racchiudendo in un'opera vasta e unitaria tutto il fascino della materia amorosa e dell'avventura umana che caratterizza i primi scritti. Nel rielaborare retoricamente una vasta tradizione di racconti e nel dare loro la lingua raffinata di una prosa che sarà per secoli esemplare, Boccaccio costruisce la godibilissima epopea di un'Italia percorsa e dominata dall'audacia mercantile della borghesia ma non dimentica dei valori cavallereschi: il poema dell'autunno del Medioevo, scintillante come non mai dei fulgori di uno splendido tramonto.

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4 di 5 su 14 recensioni

Bello e difficileDi A. Elena-20 marzo 2012

Bellissimo, davvero bellissimo. Ma difficile, proprio difficilissimo. E' scritto in un italiano neanche troppo ricercato, ma comunque vecchio di seicento anni o più... E questo alla lettura rende tutto più complicato. Le storie però sono bellissime, a partire dall'avventura di Chichibio fino ad arrivare a Nastagio degli Onesti e ai suoi fantasmi, e perchè no, anche a Calandrino. L'opera è divisa in giornate che contengono dieci brevi storie a tema l'una... Forse è questo che rende la lettura piacevole nonostante il linguaggio complesso: le storie nascono e muoiono nell'arco di un paio di pagine, e il lettore può apprezzarle così al meglio.

Per sfuggire alla pesteDi P. IRENE-5 settembre 2011

Un gruppo di 10 ragazzi, tra cui sette donne e tre uomini, decidono di sfuggiare alla peste nera che colpì Firenze nel 1347, rifugiandosi presso dentro le mura di un casolare fuori città. Durante il loro soggiorno i giovani raccontano, a turno, delle novelle, delle storie, di diversi e variegati argomenti. Singolare il tema, particolari i vari aspetti umoristici, ed erotici che l'autore fa toccare ai giovani che parlano. Molto interessante.

Dieci giornate da non perdere!Di B. Silvia-3 agosto 2011

Giovanni Boccaccio ambienta il suo decameron (dieci giornate) nel contesto storico dell'epidemia di peste del 1348 a Firenze, una raccolta di storie che i protagonisti si scambiano nella campagna fiorentina come fuga e rifugio dalla contaminazione fisica e psicologica del morbo. Racconti che servono ad allietare che allegeriscono le giornate e si concludono poi con un ristoro all'aperto, abbiamo la novelle di Ser ciappelletto quella di Fra Cipolla e tante altre ognuna sconvolgente per la sua attualità e per la sua morale che non stride assolutamente nella società postmoderna. Boccaccio è innovativo nel suo genere rivaluta la figura femminile e da voce ai suoi protagonisti, una raccolta di novelle che si possono leggere singolarmente in momenti differenti della nostra vita per allietarci e distrarci dalla consuetudine.

DecameronDi F. Maria-6 luglio 2011

La storia del Decameron la conosciamo tutti o quasi. Qui mi preme fare notare la buonissima edizione mondadori, molto ricca di note e ben commentata (le note si riferiscono anche a termini desueti per l'italiano corrente, che vengono quindi spiegati tramite sinonimi più "attuali"), un'unica pecca: le note non sono subito sotto alla parola cui si riferiscono, ma sono poste nel secondo volume del cofanetto.

Grandioso!Di E. Maria Letizia-2 aprile 2011

Come non amarlo? Alla base della narrativa italiana moderna, poliedrico, ricco di personaggi che rispecchiano quell'italianità che tante volte si è cercato di rappresentare e che era nel nostro DNA, a quanto pare, visto che Boccaccio la dipinge ben prima dell'Unità d'Italia. Un vero capolavoro che ha ispirato molti autori letterari e sceneggiatori moderni.

Il maestro novelliereDi S. Andrea-9 dicembre 2010

Sette fanciulle e tre giovani uomini si riuniscono in una villa di campagna, lontani dal pericolo del contagio della peste fiorentina, e, per trascorrere il tempo, si dilettano raccontando delle novelle. Questi racconti hanno varia natura e vari toni e delineano un mondo che è quello della borghesia fiorentina del Trecento, nella sua ipocrisia, nei suoi aspetti più nobili e in quelli più ipocriti. I toni sono molto vari e offrono un ottimo esempio delle potenzialità del volgare fiorentino come lingua letteraria in prosa.