Il «De summo bono» di Girolamo Seripando tra Umanesimo meridionale e tradizione platonica. Ediz. critica di Angelo Maria Vitale edito da Stamen

Il «De summo bono» di Girolamo Seripando tra Umanesimo meridionale e tradizione platonica. Ediz. critica

Editore:

Stamen

Collana:
Filosofia
Data di Pubblicazione:
2016
EAN:

9788899871185

ISBN:

8899871183

Pagine:
186
Formato:
brossura
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Libro Il «De summo bono» di Girolamo Seripando tra Umanesimo meridionale e tradizione platonica. Ediz. critica di Angelo Maria Vitale

Trama libro

Nonostante sia largamente noto il ruolo centrale svolto al Concilio di Trento dall'agostiniano napoletano Girolamo Seripando (1492-1563), una parte consistente della sua opera filosofico-teologica attende ancora di essere riconosciuta nel suo pieno valore. Scarsa attenzione, in particolare, è stata sinora riservata ai frutti della sua prima fase di attività, ossia alle «quaestiones» e al «De summo bono», la cui stesura copre un arco di tempo che va dai primi anni Venti alla seconda metà degli anni Trenta del Cinquecento. Questi scritti restituiscono il profilo di un epigono della tradizione umanistica napoletana e di un fautore di una forma eclettica di platonismo, orientato a tracciare, sulla base del modello elaborato da Marsilio Ficino e da Egidio da Viterbo, una linea di continuità tra la «doctrina gentilium» e la «sapientia christiana». Sono opere che anticipano di alcuni anni la «philosophia perennis» di Agostino Steuco e mostrano l'autonomia filosofica e la finezza teologica dell'agostiniano. Questo studio, mirante a ricostruire il contesto intellettuale che fa da sfondo al «De summo bono» e i suoi temi chiave, contiene anche, in Appendice, la prima edizione dell'opera.

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