La danzatrice bambina di Anthony Flacco edito da Piemme

La danzatrice bambina

Editore:

Piemme

Collana:
Pickwick
Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
24 giugno 2013
EAN:

9788868366186

ISBN:

8868366185

Argomento:
Violenza nella società
Acquistabile con la

Descrizione La danzatrice bambina

Questo non è il racconto dell'onda furiosa della Grande Storia sul destino di un popolo. Non solo questo. È una storia piccola, che ha il nome e il volto di una bambina. Zubaida vive nel deserto dell'Afghanistan, in un villaggio che la "guerra al terrore" non ha ancora travolto. Ha nove anni. Non sa niente del mondo oltre il suo villaggio, poco della travagliata storia del suo paese, dei cingolati dell'Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e strisce. Cammina danzando, a piedi nudi, al ritmo di una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel giorno. Non da quando un terribile incidente le ha ustionato le mani, il viso, il corpo. Da allora, la musica si è spenta. In un paese privo della più elementare assistenza medica, e in cui la vita di una figlia femmina vale ben poco, non sembra una fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo padre, non per l'ostinata determinazione di un uomo disposto a tutto pur di non arrendersi. Dovesse camminare fino all'inferno per salvare quella bambina ferita, piagata, fasciata in mille bende, che ora urla per affermare la propria esistenza. Fino ai campi militari degli americani, con le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la linea di demarcazione tra due culture, tra "loro" e "gli altri". Perché Zubaida possa tornare a danzare al ritmo della sua musica.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 10 recensioni

La danzatrice bambinaDi m. serena-27 settembre 2012

Allora non posso certo dire che mi sia dispiaciuto, è una storia che tocca le corde del cuore di chiunque, quindi in alcuni frangenti ti porta anche ad avere le lacrime agli occhi, ma il potenziale non è stato per niente sfruttato, rendendo una tragica e bellissima storia di tenacia, generosità e speranza una stucchevole storiella su quanto siano magnanimi gli americani che rischiano tutto per una bambina deturpata, si è troppo voluto calcare la mano su questo aspetto come ha già sottolineato una precedente opinionista invece che sulla storia che poteva essere splendida e indimenticabile. Il mio giudizio è quindi semi-negativo, nonostante non sia un brutto libro!

La forza dei bambiniDi d. elena-5 settembre 2011

La forza di Zubaida sconfigge ogni dolore, ogni distanza, ogni differenza culturale e va oltre la guerra, i soprusi, le ingiustizie. Solo l'innocenza può far fronte a tutte queste grandi difficoltà. La figura del padre, ostinato e pronto a tutto, fa sì che la forza dell'innocenza abbia una voce più forte anche nel dolore che gli adulti tendono a celare. Una storia forte, ma che apre gli occhi su un mondo di sofferenze e di meraviglia come il mondo dei bambini.

Una storia veraDi p. letizia-15 luglio 2011

Un libro di facile lettura ma che stimola profonde riflessioni. Un libro in cui il dramma di una ragazza bruciata viva si intreccia con quello di un Afghanistan distrutto dalle guerre, dai soprusi dei Russi e dei Talebani. Si rimane sconvolti per quello che succede ad una innocente ragazza che sogna a tempo di musica, danza senza rendersi conto della realtà che la circonda. Una storia vera che ci ripete che l'amore dei genitori per i figli è immenso, sempre e comunque.

Ripetitivo e bello Di d. raffaella -16 maggio 2011

Un po' ripetitivo e a volte forte, ma la bimba Zibaida protagonista della storia straziata da limitazioni fisiche e culturali riesce a rompere le barriere culturali e fisiche aggrappandosi alla sola musica che le suona dentro. Storia di una crescita e di una sfida.

La danzatrice bambinaDi D. Annamaria-26 febbraio 2011

Zubaida, una bambina orrendamente sfigurata, in un mondo di talebani, dove la donna non conta niente è destinata a una vita di miseria. Tutti si fanno avanti per aiutarla, ritornerà la bella bambina di un tempo, ma secondo il mio punto di vista il vero eroe della storia è il padre. Un paese, l'Afghanistan, dove la vita di una figlia femmina vale ben poco, non sembra una fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo padre, non per l'ostinazione di un uomo disposto a tutto pur di non arrendersi, il cui amore è più forte del fanatismo culturale di quel tempo e di quei luoghi. Pur di aiutarla a riavere una vita dignitosa e a farla tornare a ballare, è disposto ed arriva fino "agli altri", gli Americani. Parte così la famosa catena di solidarietà, che porterà Zubaida alla guarigione. Ma senza questo padre coraggioso e determinato, tutto questo non sarebbe mai accaduto. Lo considero il personaggio più importante, perché grazie a lui nasce poi questa meravigliosa storia.

la danzatrice bambinaDi p. giulia-16 settembre 2010

A volte può apparire noioso e ripetitivo, ma è una storia profonda e commovente che ti entra nel cuore.