Cuore di ciccia

Susanna Tamaro ci racconta la storia di un bambino sovrappeso che, disprezzato dalla madre sempre alla ricerca del fisico perfetto, supera la propria solitudine grazie al suo migliore amico. Peccato che quell'amico sia un frigorifero pieno di cose buone! Come farà a sopravvivere senza di lui nell'istituto di dimagrimento dove la madre ha intenzione di spedirlo? Davvero un ottimo libro, che ci fa riflettere su quanto troppo cibo e infelicità siano spesso collegati.

Il protagonista è un bambino che, a causa dei continui litigi dei suoi genitori e del fatto che si senta abbandonato da loro, si consola mangiando non solo di giorno, ma anche di notte. Questo perché il frigorifero, con cui parla anche, sembra essere l'unico che lo capisce (oltre la nonna) . Il libro affronta il tema dei disturbi legati all'alimentazione, in particolare dell'obesità, dietro ai quali si nascondono gravi problemi. Personalmente, questo libro mi ha sempre messo, fin da piccola, una grande tristezza, per il modo che la mamma magrissima ha di trattare il figlio obeso.

Lessi anch'io questo libro anni fa ma ricordo che mi ero divertita molto nel leggerlo. Michele è un bambino cicciottello ed il suo unico amico è Frig, ossia il frigorifero, sempre pronto ad ascoltarlo ed a raccontargli delle storielle. La madre di Michele però è preoccupatissima dello stato fisico del figlio, lei che è così magra le fa quasi orrore avere un figlio grasso e così deciderà di spedirlo in una clinica che promette miracoli ma... Un libro molto carino e simpatico, lo consiglio.

Un libro letto tanto tempo fa, lo consiglio non solo ai bambini, ma anche ai genitori di bambini come il nostro piccolo Michele. Perchè questo libro è anche diretto a loro che spesso non sanno come reagire di fronte al sovrappeso dei figli, e usano degli atteggiamenti sbagliati che rischiano di fare più danni che altro... Un bel libro anche se non indimenticabile per quanto mi riguarda.

Il messaggio di questo libro è quantomai giusto e attuale. Insegna ai bambini con problemi di peso ad avere stima di se stessi. Nella prima parte l'ho trovato carino, ma nella seconda parte è troppo surreale e grottesco e non mi è piaciuto. La tematica sarebbe stata molto interessante se sviluppata in maniera meno demenziale.