Croce senza amore di Heinrich Böll edito da Mondadori

Croce senza amore

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Bortoli S.
Data di Pubblicazione:
9 febbraio 2010
EAN:

9788804582014

ISBN:

8804582014

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Croce senza amore

Nel 1947 il giovane Böll mette mano a un romanzo sul tema del conflitto tra cristianesimo e nazionalsocialismo, che l'editore tuttavia respinge perché "la descrizione dell'esercito tedesco - pur essendo noi stessi contrari a ogni forma di militarismo - appare priva di sfumature e sembra frutto soltanto di un risentimento non ancora elaborato". Deluso e offeso dalla valenza ideologica di tale giudizio, Böll accantonò il romanzo e non volle mai più riconsiderarlo. Quando finalmente "Croce senza amore" ha visto la luce in Germania, l'eco suscitata è stata davvero grande. Perché questo romanzo testimonia inequivocabilmente come Böll fosse fin dagli esordi il grande scrittore morale destinato a vincere il Nobel.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

SpietatoDi R. Laura-13 agosto 2011

Celebre autore della letteratura del secondo dopoguerra, B1255; ll fa parte di quella generazione che si pone delle domande: come si è potuto permettere che accadesse quel che è successo? Perché si è stati capaci di tacere davanti alla brutalità di una guerra che avrebbe portato solo distruzione e morte? In che modo ci si può definire "innocenti" davanti all'orrore e alla follia della dittatura? L'autore ci trasmette i propri ideali attraverso i protagonisti di questo libro, ognuno dei quali ha una storia diversa da raccontare. Ritroviamo così due fratelli, Hans e Christoph, che nonostante abbiano condiviso gran parte delle loro esperienze, davanti al potere della dittatura prendono strade diverse: inizialmente Hans si dichiara favorevole al regime che vuole fare della Germania lo Stato più potente, quindi si dedica completamente alla causa dello Stato; viceversa suo fratello Christoph sospetta che dietro alle manovre politiche del Fuhrer si nascondano gravi conseguenze per la Germania. Inoltre è molto interessante la figura di Joseph, un amico di Christoph il quale viene arrestato e deportato in un campo di concentramento dopo essere stato sorpreso a compiere attività sovversive. Non mancano le critiche alla Chiesa cristiana ed ai suoi pastori, che si sono fin da subito schierati a favore della dittatura e che giustificavano le violenze con improbabili teorie teologiche. Questo romanzo non è ironico o sarcastico, ma anzi ci fa capire quanto la guerra e le sue conseguenze siano dannose; è un libro che appena pubblicato nessuno voleva leggere a causa degli orrori contenuti, ma comunque è un ritratto preciso e crudo del periodo più buio della storia europea che invita alla riflessione su temi al giorno d'oggi piuttosto scottanti.

Un Boll immaturoDi D. Marco-25 settembre 2010

Quest'opera pubblicata postuma da pochi anni è in realtà il primo romanzo di Boll, la cui pubblicazione fu rifiutata nel 1947 (cioè due anni prima del suo esordio letterario) e mai più ripresa in considerazione. Mi spiace essere abbastanza d'accordo con quello che deve aver pensato l'editore: lo stile è piuttosto ingenuo, ricco di metafore spesso fuori luogo, descrizioni lunghe e tediose. Inoltre tutta la storia è abbastanza farraginosa; Boll aveva provato - probabilmente senza la maturità necessaria per farlo - ad affrontare in maniera (troppo) diretta la guerra, l'ascesa del nazismo, attraverso una storia che si snoda in un ventennio. Un'operazione che tra l'altro non ritenterà più, lasciando nelle opere successive più ai ricordi, a impressioni e flashback la rievocazione dei fatti, da un punto di vista più "indiretto" ma sicuramente più efficace.