Così vicini, così lontani. Visione di scienza nei ricercatori CNR

Esiste una vastissima letteratura sulla concezione di scienza dei filosofi, costruita nel corso dei secoli; la concezione della scienza di chi fa ricerca è stata invece trascurata a lungo. Negli ultimi vent'anni questa lacuna è stata solo in parte colmata. Perché – se è vero che gli scienziati sono stati ampiamente osservati e ascoltati – spesso lo scopo di questi studi non era rilevare le loro rappresentazioni, ma capire i meccanismi che regolano le pratiche di ricerca, studiare i risultati effettivi prima della loro trasformazione in prodotti asettici mediante la razionalizzazione dei processi effettivi. La ricerca si inserisce nell'ambito degli studi sulla conoscenza scientifica e vuole dar rilievo al background intellettuale dei ricercatori. La concezione che uno scienziato ha della scienza, infatti, influenza l'impostazione del suo lavoro; ogni decisione presa durante la ricerca implica a sua volta una riflessione che può modificare il quadro cognitivo di riferimento. Delineare i contorni di questo quadro significa, quindi, capire in base a quale idea di scienza i ricercatori impostano il loro lavoro. L'attenzione degli scienziati raramente è rivolta alla scienza “come dovrebbe essere”, descritta dai filosofi e da alcuni sociologi; la loro concezione di scienza deriva probabilmente dalla quotidiana attività di ricerca e dall'inserimento in una comunità di riferimento. La ricerca si basa su interviste non strutturate a 100 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ed esplora la visione della scienza dei ricercatori attraverso tre aree tematiche: demarcazione fra scienza e non scienza; aree problematiche della scienza; ideologia della scienza.