Trama Correre
Quando nello stadio di Berlino, ai campionati delle Forze alleate, scorgono dietro il cartello Czechoslovakia un solo atleta male in arnese, tutti si sbellicano dalle risate. E quando quell'atleta, che storditamente non si è accorto della convocazione, attraversa lo stadio come uno sprinter decerebrato urlando e agitando le braccia, i giornalisti estraggono avidi i taccuini. Ma poi, quando nei cinquemila, pur avendo già un giro di vantaggio, non smette di accelerare e taglia il traguardo in solitudine, ottantamila persone in delirio scattano in piedi. Il nome di quel ceco alto, biondo e che sorride sempre non lo dimenticheranno più: Emil Zatopek. La sua aria mite e gentile è una trappola: dacché, apprendista nello stabilimento Bata di Zlin, ha scoperto che correre gli piace, nessuno l'ha più fermato. Il fatto è che vuole sempre capire fin dove può arrivare. Dello stile se ne frega: ignaro dei canoni accademici, corre come uno sterratore, il volto deformato da un rictus. È, semplicemente, un motore eccezionale sul quale ci si sia scordati di montare la carrozzeria. Ai Giochi olimpici di Londra e poi a Helsinki Emil varca le possibilità umane, diventa invincibile. Nessuno può fermarlo: neppure il regime cecoslovacco, che comincia a chiedersi se un grande sportivo popolare non sia una forma di individualismo borghese.
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Recensioni degli utenti
Correre-1 aprile 2011
Veramente una piacevole sorpresa, non me l'aspettavo! Storia di Emil Zatopek, uomo mite della Boemia, atleta per caso. Zatopek ha un'aria tranquilla, è gentile nei modi e modesto con tutti. Lavora in una fabbrica di chimica ma si ritrova, suo malgrado, a fare una gara campestre dove arriva secondo senza volerlo. Inizia, per gioco, ad allenarsi e più passa il tempo e più la nuova attività di atleta gli riempie la vita. Zatpek inizia ad osare, porta lo sforzo fisico al massimo, sperimenta su se stesso diversi tipi di allenamento e raggiunge risultati eccezionali. Ed inizia la leggenda.
lettura interessante e scorrevole-4 settembre 2010
La storia narra la vista dell'atleta Emil Zatopek, il maratoneta conosciuto come la locomotiva ceca, colui che frantumò ogni record tra gli anni quaranta e cinquanta, dalla vita epica. Le sue imprese vengono narrate con uno stile agile e immediato, una screittua essenziale; poco spazio per i record e i trofei e più spazio per il momento della sconfitta
Correre-30 agosto 2010
La lettura corre veloce quanto le gambe del protagonista e, tra un'impresa agonistica e l'altra permette di scoprire qualcosa della storia della Cecoslovacchia tra la seconda guerra mondiale e la Primavera di Praga.