Corporate diplomacy. Perché le imprese non possono più restare politicamente neutrali

Aziende che assumono un posizionamento politico, interessi di business che si intrecciano con quelli dei Paesi di origine, fiducia nelle attività aziendali nell’epoca della post-verità: un nuovo fattore competitivo si affaccia nell’arena internazionale. La diplomazia organizzativa.
Le organizzazioni sono oggi investite da sfide senza precedenti: la spinta alla globalizzazione vs l’attenzione al locale; il ruolo della iniziativa privata vs la dimensione pubblica, la responsabilità individuale vs la cura ambientale, la ricerca di un racconto unico all’interno di più declinazioni possibili, l’innovazione tecnologica vs la sostenibilità del fattore umano. Queste in realtà non sono solo sfide ma anche tematiche di comunicazione costante che le imprese attuano con i propri stakeholder nel tentativo di coinvolgerli e influenzarli positivamente. I confini organizzativi si sono inesorabilmente allargati e siamo chiamati a trovare nuovi parametri per definirli e delimitarli. È proprio questo il compito della Corporate Diplomacy. Un tema in Italia poco trattato, e che Vittorio Cino, direttore degli affari pubblici per Coca-Cola, approfondisce in questo volume. Partendo dalla Compagnia delle Indie Orientali, primo esempio di azienda che estese la sua influenza a tutti i continenti, passando per la Famiglia Medici, che in Italia furono prima banchieri e poi regnanti, l’autore giunge fino ai nostri giorni, per raccontarci con estrema efficacia che cos’è la diplomazia aziendale.