La contrada degli ulivi

Racconto lungo, più che romanzo breve, "La contrada degli ulivi" è narrazione d'anima e di bestie e di natura, in cui parlano gli uomini e, con gli uomini, prendono parola le nuvole, le acquedi uno stagno, le rane in basso all'angolo. C'è, com'è solito del Bonaviri più verista, la cas di mura gialle, ecrepita, col fienile e le zolle tozze, asciutte, che attendono la pioggia; c'è un nucleo familiare da contado, fatto d'agri maschi e di femmine che lavorano e che soffrono, e se non lavorano è perché s'ammalano; c'è soprattutto l'arida cattiveria d'una terra che non frutta, il pozzo asciutto, la vanga che non ara. Sullo sfondo, ruberia di figli e braccia, la guerra coi suoi macelli incomprensibili. Piccola gioia che si legge in poche ore, lo consiglio.