Il condominio di James G. Ballard edito da Feltrinelli

Il condominio

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Lagorio P.
Data di Pubblicazione:
17 Febbraio 2009
EAN:

9788807817557

ISBN:

8807817551

Pagine:
192
Formato:
brossura
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Trama Il condominio

Un elegante condominio in una zona residenziale, costruito secondo le più avanzate tecnologie, è in grado di garantire l'isolamento ai suoi residenti ma si dimostrerà incapace di difenderli. Il grattacielo londinese di vetro e cemento, alto quaranta piani e dotato di mille appartamenti, è il teatro della generale ricaduta nella barbarie di un'intera classe sociale emergente. Viene a mancare l'elettricità ed è la fine della civiltà, la metamorfosi da paradiso a inferno, la nascita di clan rivali, il via libera a massacri e violenza. Il condominio, con i piani inferiori destinati alle classi inferiori, e dove via via che si sale in altezza si sale di gerarchia sociale, si trasforma in una prigione per i condomini che, costretti a lottare per sopravvivere, danno libero sfogo a un'incontenibile e primordiale ferocia. "Era trascorso qualche tempo e, seduto sul balcone a mangiare il cane, il dottor Robert Laing rifletteva sui singolari avvenimenti verificatisi in quell'immenso condominio, nei tre mesi precedenti. Ora che tutto era tornato alla normalità, si rendeva conto con sorpresa che non c'era stato un inizio evidente, un momento al di là del quale le loro vite erano entrate in una dimensione chiaramente più sinistra. Con i suoi quaranta piani e le migliaia di appartamenti, il supermarket e le piscine, la banca e la scuola materna - ora in stato di abbandono, per la verità - il grattacielo poteva offrire occasioni di scontro e violenza in abbondanza."

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3 di 5 su 17 recensioni

Il mondo in un condominioDi d. Roberto-2 Dicembre 2013

Come può un condominio costruito con i più avanzati criteri architettonici, trasformarsi in uno scenario apocalittico da fine del mondo? Il condominio è progettato per essere un mondo in miniatura, al cui interno tutte le funzioni vitali di ciascun individuo possono essere eseguite. In questo modo presto il condiminio diventa un microcosmo, all'interno del quale cominciano a venir fuori gli istinti primordiali dei suoi abitanti, che cominciano a riunirsi in piccole "tribù", ognuna delle quali controlla solo qualche piano o zona comune. In un'escalation di violenza, questo esperimento di ingegneria sociale finirà per rivoltarsi contro il suo creatore, l'architetto che abita nei piani alti.

Talento allo stato puroDi c. Antonella-29 Maggio 2012

Ecco questo autore è stata una rivelazione: il talento nel rendere la psicologia dei personaggi ha pochi eguali nel panorama narrativo del novecento. Non importa che non venga spiegata la regressione degli abitanti del grattacielo, la cosa affascinante è proprio questa, che è inspiegabile il lato oscuro che emerge così all'improvviso e senza una causa apparente. Bravissimo

Perverso e deliranteDi A. Terenzio-7 Maggio 2012

Non c'è uno evolversi narrativo vero e proprio, l'involuzione degli abitanti del condominio non è sviscerata, ma accade. Forse è proprio questa la potenza del romanzo: presentare gli avvenimenti come un ossessione senza spiegazione, ma questo per me è un difetto che non mi fa apprezzare a pieno la lettura. Per certi versi mi ha fatto venire in mente "Cose Preziose" di King, anche li vi è una spirale di violenza e una regressione degli abitanti di un paesino, ma che viene descritta in modo progressivo e causale, e a mio avviso più efficace.

Piacevole sorpresaDi G. Enza-5 Maggio 2012

Non conoscevo questo autore inglese dal talento allucinante. La sua prosa, il suo stile mi hanno abbarbicato alle pagine sin dall'inizio e non sono riuscito a staccarmene più. L'introspezione psicologica dei personaggi è fenomenale, poche volte ho visto renderla così bene. La storia è un pochino surreale, ma è una cosa su cui si puà facilmente sorvolare.

Riti tribali sul pianerottoloDi s. gianfranco-10 Maggio 2011

James Graham Ballard (1930-2009) era convinto che la valanga mediatica con cui la modernità travolge i singoli, anestetizzasse, senza cancellarla, la vera natura degli umani. Basta isolarci, magari in un ambiente sofisticato e studiato per garantire il massimo confort a chi se lo può permettere, perché anche il più civilizzato degli individui regredisca a uno stato ferino o torni a essere ciò che è sempre, inconsapevolmente, stato. "Il condominio" ("High-Rise", 1975) porta alle estreme conseguenze questo assunto. Si costruisce nel centro di Londra un centro residenziale composto da cinque grattacieli di 40 piani dotati di un numero impressionante di comodità: supermercati, una banca, una palestra, la piscina, scuole, saune, ristoranti. Nel primo a essere abitato, i borghesi upper class che ne occupano le migliaia di appartamenti non hanno la minima idea di ciò che li aspetta. Per la delizia del lettore, ammaliato dallo stile cristallino e lucido di Ballard.

Il condominioDi M. Luca-9 Aprile 2011

Straordinario, mi ha fatta sognare ad occhi aperti, lo stile è molto elegante quasi fosse poesia e inoltre i temi affrontati sono molto toccanti e vari. Geniale, assolutamente geniale. La metafora del nostro mondo come Condominio è spaventosamente reale. Ballard l'affronta dal suo punto di vista "catastrofico", con un crescendo di orrore e di ironia, che corrisponde alla scalata di questo Leviatano di cemento. Un monstrum straniante, ma nel quale tutti i suoi abitanti si riconoscono, preferendo alienarsi dal mondo "esterno" eo morire, piuttosto che esserne estromessi.