Compleanno dell'iguana

In genere non compro i libri dei nuovi autori italiani "a scatola chiusa", (si pubblica con troppa facilità e qualunque cosa) , e Silvia Ballestra, nel lontano 1991, lo era. Ma ne è valsa la pena, oggi come ieri: una lettura fresca, esilarante (persino nei momenti più drammatici) , scritta bene e con il cuore. Marchigiana trapiantata a Roma, la Ballestra merita di esser letta.