Il codice Callistino edito da Edizioni Compostellane

Il codice Callistino

Traduttore:
Berardi V. M.
Data di Pubblicazione:
2008
EAN:

9788895945057

ISBN:

8895945050

Pagine:
616
Formato:
brossura
Argomenti:
Teologia cristiana, Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana
Acquistabile con la

Descrizione Il codice Callistino

Il XII secolo costituisce un momento di grandezza per Santiago de Compostela. Gl'incessanti pellegrinaggi al sepolcro dell'apostolo Giacomo e la costruzione della cattedrale eponima testimoniano uno sviluppo intenso del culto jacopeo. Sulla base di questi risultati, il vescovo Gelmírez non nascose ambizioni egemoniche nei riguardi del mondo ispanico e, addirittura, dell'intera cristianità, come il vescovo Peláez che, nel secolo precedente, aveva preteso di porre la sede episcopale compostellana in concorrenza proprio con la sede papale. Al centro dell'intera vicenda compostellana si colloca il "Liber Sancti Jacobi", conosciuto anche come Codex Calixtinus, un codice del XII secolo che fu stilato nell'ambito di un programma di glorificazione ed esaltazione della sede episcopale compostellana e che risulta di assoluto rilievo per lo sviluppo, il consolidamento e promozione del pellegrinaggio a Santiago. Il "Liber Sancti Jacobi" si articola in 5 libri. Il I riporta una serie di testi liturgici; il II contiene la narrazione di 22 miracoli del Santo; il III raccoglie testi di varia provenienza, tra cui il racconto della traslazione in Galizia delle spoglie dell'Apostolo. Il IV libro riporta la cosiddetta Historia Turpini, vera e propria cronica gestarum contenente una serie di leggende di Carlomagno connesse al culto di San Giacomo. Il V libro, infine, è costituito dalla Guida del pellegrino che indica, a coloro che si recano a Santiago, gli itinerari da seguire e le devozioni da compiere.

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5 di 5 su 2 recensioni

Non in spiaggia ma...Di t. papa-22 gennaio 2009

Non è certo il genere di libro da leggere sotto l'ombrellone in spiaggia, ma per i lettori appassionati di storia, ai quali piace molto conoscere i costumi di una determinata epoca, è un meraviglioso viaggio indietro nel tempo. Davvero divertenti i miracoli narrati. Ne consiglio la lettura.

Un'immersione nelle consuetudini medievaliDi A. Paolo-14 maggio 2008

Conoscevo i miracoli di san Giacomo attraverso la celebre "Legenda aurea" compilata nel XIII secolo dal domenicano Jacopo da Varazze il quale, però, trascrive solo una parte dei miracoli jacopei che già erano stati diffusi nel secolo precedente dal "Codice callistino". Il frate, per di più, li propone in un succinto riassunto perché vuole rendere una narrazione semplice che possa restare facilmente impressa nella memoria dei fedeli, compresi i più umili. Il "Codice callistino", invece, offre una narrazione più ampia e più dettagliata la cui lettura è resa più gradevole dall'efficace traduzione offerta da questa edizione italiana integrale. C'è tutto il fascino dei racconti agiografici medievali che vogliono attirare ad ogni costo l'attenzione del lettore, sollecitando la sua emotività con effetti straordinari. Il Santo, infatti, appare all'improvviso, come il 'deus ex machina' della tragedia greca; libera i suoi devoti dai soprusi, dai pericoli, dalle malattie, dalla morte; li esorta a mettersi in cammino verso Compostella, dove è custodito il proprio corpo. Un cammino pieno di difficoltà, di paure, di tentazioni che, però, fortifica il pellegrino il quale, così temprato, saprà superare i disagi quando tornerà agli impegni della vita quotidiana. Il 'Libro dei Miracoli di san Giacomo' è solo un aspetto del "Codice callistino", la cui complessità si estende dalla trattazione liturgica, alla 'chanson de geste' di Orlando e dei Paladini di Carlomagno, alla celebre 'Guida del pellegrino' e a tante altre narrazioni che sapranno appassionare gli studiosi del Medioevo europeo ma anche tutti coloro che amano farsi rapire dalla buona lettura.