Il club dei suicidi

Se si tiene conto che è un giallo scritto per dei giovani gli si perdonano alcune lacune di trama. Il romanzo è carino, alla fine è più un insieme di dialoghi che avvengono tra di loro, un botta e risposta a volte pungente a volte disarmante. Carina anche la storia d'amore-amicizia-sostegno che nasce tra due di loro, che fa una tenerezza palpabile. Purtroppo però le tematiche trattate sono tutte state lasciate in superficie, senza essere approfondite troppo, per cui i fatti salienti restano là a galla e si avverte quasi la mancanza di alcuni pezzi rivelatori e indagatori che sarebbero stati necessari. Probabilmente l'autore ha favorito e posto l'accento sulla solidarietà e l'amicizia, rispetto al resto. Ed è un peccato perché nell'altro caso la storia avrebbe acquistato più spessore. Così risulta semplicemente un libro carino (senza né lode né infamia), libro adatto a un target giovane.

L'introspezione psicologia che Stevenson sa far fare ai suoi personaggi è tutta racchiusa nella vicenda qui raccontata. Anche il suicidio diventa un business. Il lettore sarà catturato dalla intricata ed appassionante vicenda dei tanti protagonisti coinvolti.