Una clausola generale: pericolo di danno grave alla salute

"La clausola generale: pericolo di danno grave alla salute" è una monografia scientifica rivolta a chi affronta i profili di durata dei delitti di disastro, che coinvolgono l'incolumità delle persone. Mette a fuoco il legame tra il pericolo e il dovere costituzionale di tutelare la salute altrui, i limiti dell'obbligo di risarcire i danni conseguenti e soprattutto la possibilità di inibire l'attività pericolosa di un'industria: è una critica alle sentenze della Corte Costituzionale (n. 85/2013) sul caso Ilva e della Cassazione (n. 7941/2015) sul caso Eternit. Cerca le radici del concetto di "pericolo alla persona" nelle norme sul tentativo di delitto, sulla legittima difesa, sullo stato di necessità e sulla rappresentabilità dell'evento colposo; quindi, ricostruisce il pericolo di danno grave alla salute quale clausola generale, costituente un elemento negativo della fattispecie di ciascun diritto soggettivo: questo non può essere esercitato in concreto con quelle modalità pericolose.
- L’EVOLUZIONE DELLA SENSIBILITÀ SOCIALE NELLA TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE
- INIURIA E RESPONSABILITÀ
- I PRINCIPALI PROFILI DI TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE
- LO STATO DI NECESSITÀ ED IL PERICOLO DI DANNO GRAVE ALLA SALUTE
- IL RUOLO DELLA PREVEDIBILITÀ, DELL’IDONEITÀ E DELLA DIREZIONE NON EQUIVOCA NELLA CLAUSOLA GENERALE DEL PERICOLO DI DANNO GRAVE ALLA SALUTE
- PRINCIPIO DI PREVENZIONE E PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
- LE MODALITÀ DEL FATTO ED IL RUOLO EXTRAPENALE DELL’ART. 133 C.P.
- LA FUNZIONE DI GARANZIA DELLA NORMA E IL DOVERE DI CONFORMAZIONE DEI DIRITTI
- EFFETTI ONTOLOGICI ED EFFETTI FUNZIONALI DI UN ELEMENTO DI FATTISPECIE: “LA PERSONA UMANA”
- IL PERICOLO DI DANNO GRAVE ALLA SALUTE COME LIMITE DEL POTERE ALTRUI O COME FONTE DI UN DOVERE
- ALLA SCOPERTA DI UN ELEMENTO NEGATIVO DI OGNI DIRITTO
- LA PERSONA UMANA COME ELEMENTO DELLA FATTISPECIE INCRIMINATRICE DEL DISASTRO AMBIENTALE
- IL TEMPO DI DURATA DEL DISASTRO
- DOLO E CONDIZIONI OBIETTIVE DI PUNIBILITÀ NEL DELITTO DI DISASTRO
- CONCLUSIONI