Alla cieca di Claudio Magris edito da Garzanti Libri

Alla cieca

Collana:
Gli elefanti
Data di Pubblicazione:
8 marzo 2007
EAN:

9788811679141

ISBN:

8811679141

Pagine:
335
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Alla cieca

Di chi è la voce che risuona in "Alla cieca"? È certo il racconto di un recluso e di un fuggitivo. È Jorgen Jorgensen, il re d'Islanda poi condannato ai lavori forzati nell'inferno di un'altra isola, agli antipodi, Giù alla Baia. È il compagno Cippico, passato dai Lager nazisti a Goli Otok, la terribile Isola Calva dove Tito confinava i dissidenti. È Tore e Jan Jansen, Nevèra e Strijèla e i mille nomi dei partigiani e dei clandestini. È il rivoluzionario e il fondatore di città, il marinaio e il cybernauta... È anche l'argonauta nel suo viaggio infinito attraverso oceani dove s'incontrano solo l'avventura e la morte, il sangue e la violenza, in un esilio che solo a tratti s'illumina dell'amore di una donna che si chiama Maria, Marie, Mariza o Márja, e Norah e Mangawana... In questo devastante e struggente memoriale a narrarsi è l'eterno ribelle, l'ammutinato, l'eretico in balia delle onde e del buio della storia, ma anche dei suoi sogni di giustizia e della disciplina di partito.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

Ostico nella forma e nel contenutoDi P. Mario-10 marzo 2012

A differenza degli altri libri di Magris, questo l'ho trovato così ostico che non sono riuscita a finirlo. Trattasi di un monologo a più voci, un viaggio argonautico nel tempo, nello spazio, nella coscienza, nella memoria di ciò che fu o che avrebbe potuto essere, un concentrato di grande scrittura. L'autore parla con la voce di diversi personaggi, in una specie di confessione a un medico psichiatra. Tutti questi personaggi sono dei perseguitati, dei fuggitivi, personaggi che hanno avuto avventure terrificanti: si Parte da Giasone alla caccia del Vello d'oro, per arrivare a Jorgen Jorgensen, re d'Islanda per 10 giorni, poi deportato in Australia dalla giustizia inglese; a Cippico, il comunista che ha sperimentato i lager nazisti a Dachau ma anche i lager comunisti di Tito (L'isola Calva) ; e via via parlano e narrano altri fuggiaschi in un mondo dove verità e menzogna sono gli unici valori in cui credere.

La storia, forse, non è magistra vitaeDi L. Domenico-27 luglio 2010

Il protagonista del romanzo è una sorta di "Ebreo Errante" che viaggia attraverso le epoche, mostrandoci come la storia altro non sia che disperazione infinita e come tale disperazione non abbia alcuna bandiera, ma sia invece sempre la stessa, in ogni tempo e luogo. Con il suo stile sopraffino Magris ogni volta ci illude e ci delude, ci blandisce e ci riscuote. Immagini indimenticabili di straordinaria efficacia e potenza finiscono con l'accalcarsi nello spazio psichico del lettore, sempre disorientandolo e invitandolo a riflettere. Un capolavoro. Da leggere e rileggere.