Chiamami col tuo nome di André Aciman edito da Guanda

Chiamami col tuo nome

Editore:

Guanda

Traduttore:
Bastia V.
Data di Pubblicazione:
17 aprile 2008
EAN:

9788860880673

ISBN:

886088067X

Pagine:
271
Formato:
brossura
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Trama Chiamami col tuo nome

Chiamami col tuo nome è il racconto dell'attrazione improvvisa e travolgente che sboccia tra due ragazzi, il diciassettenne Elio, figlio di un professore universitario, in vacanza con la famiglia nella loro villa in Riviera e un giovane ospite, invitato per l'estate, il ventiquattrenne Oliver, che sta lavorando alla sua tesi postdottorato. Quell'estate della metà degli anni Ottanta viene rievocata, a distanza di vent'anni, dal più giovane dei protagonisti. Sconvolti e totalmente impreparati di fronte allo scoppiare di questa passione, i due inizialmente tentano di simulare indifferenza, ma con l'avanzare dei giorni vengono travolti da un'inesorabile corrente di ossessione e paura, seduzione e desiderio, il vero protagonista del romanzo: "II desiderio che è in noi, e non è necessariamente riferito all'altro. Piuttosto l'altro rappresenta la promessa di un avvicinamento alla soddisfazione di questo bramare...". Quello che Elio e Oliver proveranno in quei giorni estivi e sospesi in Riviera e durante un'afosa notte romana sarà qualcosa che loro stessi sanno non si ripeterà mai più: un'intimità totale, assoluta, un'esperienza che li segnerà per tutta la vita.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

Chiamami col tuo nomeDi O. Paolo-2 aprile 2011

Ottimo incipit, ma buono anche nel complesso. Delicatissimo racconto di un'infatuazione omosex adolescenziale. Un amore folle e passionale destinato a durare pochi giorni, ma proprio per questo bollente. Davvero ammirevole come l'autore riesce a rendere la psiche del 17enne, descrivendone i repentini e immotivati sbalzi d'umore, tipici dell'età. Gli si perdona anche la narrazione un po' scontata.

Chiamami col tuo nomeDi b. alfio-3 novembre 2010

C'è erotismo sentimento, un crescendo di passione e sensualità. Un legame che trascende lo spazio ed il tempo e un finale meraviglioso. L'unico appunto che si può fare forse è tutto troppo perfetto, troppo.

Chiamami col tuo nomeDi c. Giovanni-11 ottobre 2010

Salta palese all'occhio in questo magnifico romanzo di André Aciman l'adozione di alcuni topoi dalla narrativa d'amore, sia, ovviamente, nella scelta dell'argomento, sia nel ricorso a quelle dilatazioni dei tempi diegetici, a quel racconto e a quell'analisi di sospetti, paure, trasalimenti, desiderio, brama di rivelarsi a paura di farlo, che rientrano in ogni tipo di rappresentazione della passione amorosa. Il modello per le intermittenze del cuore del protagonista, Elio, è sicuramente la Recherche, ed è assai probabile che, a un'analisi testuale approfondita, non solo le allusioni proustiane - trasparenti, di fatto, solo a livello di atmosfera stilistica - diverrebbero più palesi, e vi si affiancherebbero anche citazioni e rimandi ad altri libri amati dal Nostro. Aciman è sicuramente uno scrittore colto ed erudito, ed è tipico di molti scrittori colti creare personaggi che vivono in un mondo di carta e di sogni: chi sia estraneo a quel mondo, lo può trovare artefatto; eppure io mi ci sono riconosciuto, e nel suo Elio ho riconosciuto molto del me stesso diciassettenne. Per comprendere come anche occasionali indulgenze al pittoresco si convertano in poesia viva, guardiamo le pagine finali sull'ultima notte a Roma di Elio ed Oliver: quel radunarsi di mimi, ubriachi, tossici e turisti fra le pietre millenarie e il silenzio notturno, quel canto di "Fenesta ca lucive" che riverbera ancora e ancora, fin che non restano che i due protagonisti e un occasionale compagno di ebbrezze ad intonarne il ritornello sino all'alba, come gli ultimi orchestrali alla fine della Sinfonia degli Addii di Haydn - Haydn, che Elio per tutta l'estate trascrive per chitarra - è un pezzo possente di elegia quasi surreale. Potrebbe sembrare un corpo estraneo anche la cena descritta poco prima: niente di più ingannevole. Qui Aciman vive con lo sguardo di Elio: quella cena e il reading precedente, pennellegiati con ostinato amore dei particolari, non sono che la visione incantata d'un diciassettenne che per la prima volta si tuffa, fuori dall'ambiente domestico, in un mondo intellettual-mondano che egli sogna come suo. Il destino d'un amore totale è segnare la vita per sempre. Aciman, raccontando un amore totale, riesce a colpire al cuore.