Chéri-La fine di Chéri di Colette edito da Adelphi
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Chéri-La fine di Chéri

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Traduttore:
Arborio Mella G., Bassan Levi A.
Data di Pubblicazione:
26 agosto 2009
EAN:

9788845923968

ISBN:

8845923967

Pagine:
281
Formato:
brossura
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Trama Chéri-La fine di Chéri

Con la protervia della bellezza giovane, Chéri, ragazzo "coi capelli dai riflessi blu come le penne dei merli", irrompe nella vita di Léa, donna leggera e sapiente - ma nel triangolo amoroso apparirà il rivale più temibile: il Tempo, corruttore di corpi. L'autunnale opulenza di lei e l'acerbo smalto di lui vengono spiati, attimo dopo attimo, da un occhio a cui nulla sfugge, talché la vicenda, scandita dalle scene di una magistrale commedia demi-mondaine, diventa la cronaca della catastrofe di Léa, dove il sentimento è delicatamente avvolto nella fisiologia e brama di sprofondare "in quell'abisso da cui l'amore risale pallido, taciturno e pieno del rimpianto della morte". Quanto a Chéri, giunto all'acme della sua esistenza di 'bello' dinanzi a cui le donne si inchinano, percepisce una vaga inquietudine: "Non distingueva i punti precisi in cui il tempo, con tocchi impercettibili, segna su un bel viso l'ora della perfezione e poi quella di una bellezza più evidente, che annuncia già la maestà di un declino". E quel declino maestoso vivremo nella "Fine di Chéri", dove la punta avvelenata della storia del giovane emerge con fredda chiarezza dalla prosa avvolgente, atmosferica, precisa di Colette.

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4 di 5 su 3 recensioni

Due libri da leggere necessariamente insiemeDi E. Roberta-14 marzo 2018

Ad una prima lettura Chéri mi era sembrato un libro senza carattere, una storia semplice e già vista in altri autori. La prosa è limpida, lineare e la trama non è niente di particolare. Sarà che sono abituata a leggere i classici, ma questo libro, salvo per il finale, mi ha emozionata poco. È tuttavia leggendo il seguito che tutta l'opera ha assunto un valore maggiore. La fine di Chéri conclude la storia donandogli senso, emozione e pathos. Ho così potuto sentire sulla mia pelle i sentimenti e le sensazioni del povero Chéri. Lo consiglio per una piacevole lettura. E mi raccomando: o li leggete entrambi o non leggeteli proprio.

Chéri-La fine di ChériDi O. Marco-7 luglio 2011

Rispetto i canoni del romanzo vittoriano dell'epoca: lui egoista e vanesio, lei cortigiana in declino che si abbandona a un amore che sa già "a termine", entrambi soddisfatti di un equilibrio (lui prende, lei dà ma facendo di lui un vessillo del proprio fascino, un oggetto di lusso) che si concluderà con l'"ovvio" abbandono di lui per una donna più giovane, da sposare senza amore, mentre lei cerca di prenderla "sportivamente", per dimostrare la propria classe, e fa i conti con i segni della vecchiaia e con "il tempo che le resta". Crudele ma realistico l'accanimento con cui l'autrice segnala tutti i segni di decadenza (una pelle sgualcita dal cuscino, un doppio mento incautamente mostrato al mattino). Anche lo stile è fiorito, sensuale e un po' datato (quindi del tutto appropriato). Una chicca decadente.

Chéri - La fine di ChériDi d. Silvio-8 novembre 2010

Chéri Nel suo genere, molto riuscito: lui egoista e vanesio, lei cortigiana in declino che si abbandona a un amore che sa già "a termine", entrambi soddisfatti di un equilibrio (lui prende, lei dà ma facendo di lui un vessillo del proprio fascino, un oggetto di lusso) che si concluderà con l'"ovvio" abbandono di lui per una donna più giovane, da sposare senza amore, mentre lei cerca di prenderla "sportivamente", per dimostrare la propria classe, e fa i conti con i segni della vecchiaia e con "il tempo che le resta". Crudele ma realistico l'accanimento con cui l'autrice segnala tutti i segni di decadenza (una pelle sgualcita dal cuscino, un doppio mento incautamente mostrato al mattino). Anche lo stile è fiorito, sensuale e un po' datato (quindi del tutto appropriato). Una chicca decadente.