Chatillon in età moderna. La vita della comunità raccontata con i documenti d'archivio

L’archivio in copertina: è una caratteristica della ricerca odierna sulle comunità valdostane, quella di sottolineare che il lavoro è fondato su documenti d’archivio; anche la copertina del bel libro di Fausta Baudin su Champorcher (edito dalla Imprimerie Valdôtaine) fa riferimento ai documenti d’archivio. Questo è il segno che la nuova generazione di studiosi tiene a sottolineare che la fase arcaica della storiografia locale, in cui si contaminavano volentieri storia, leggende e ideologia, è ormai alle spalle. Sempre per scrupolo di correttezza storica Maria Vassallo limita la sua ricerca ai secoli XVII e XVIII, sui quali la documentazione è abbastanza abbondante per permettere un quadro a tutto tondo della vita della comunità: abbiamo quindi i dati sul territorio e la popolazione, la ricostruzione delle origini e lo sviluppo della baronia di Châtillon; l’analisi della vita civile e religiosa e particolarmente un quadro efficacissimo dell’indutrializzazione del comune, dovuta prima agli imprenditori immigrati dalla Val Brembana e poi alla storica famiglia dei Gervasone.