A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman edito da Mondadori

A un cerbiatto somiglia il mio amore

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Shomroni A.
Data di Pubblicazione:
7 ottobre 2008
EAN:

9788804582823

ISBN:

8804582820

Pagine:
781
Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Trama A un cerbiatto somiglia il mio amore

Israele, guerra dei sei giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un piccolo ospedale di Gerusalemme. Il conflitto infuria e nelle lunghe e buie ore del coprifuoco i tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni da quel primo incontro, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, che sta svolgendo il servizio di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania nonostante siano ormai i suoi ultimi giorni di ferma. Orah, che aveva progettato una gita a piedi con il figlio per festeggiare la fine del servizio militare, decide di partire lo stesso. Non riesce infatti a vincere un oscuro presentimento che si agita dentro di lei, e d'altra parte non resiste all'idea di trascorrere altre notti con l'incubo di essere svegliata nel cuore della notte, come da protocollo dell'esercito israeliano, e ricevere la notizia di una disgrazia.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 22.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 5 recensioni

Un libro intenso e coinvolgenteDi b. daniela-22 febbraio 2012

Di solito non amo i libri troppo lunghi: mi piace sapere come si conclude la storia abbastanza in fretta e non ho mai la pazienza di aspettare! Questo libro di pagine ne ha più di 500 e io le ho adorate tutte! E' un libro coinvolgente, interessante, pieno di spunti per riflettere. La mattina dopo la sera che l'avevo finalmente terminato ho pensato che mi sarebbero mancati molto i protagonisti! E' un bel viaggio, un'avventura che declina l'amore in tutte le sue diverse espressioni e l'epoca storica in cui è ambientato lo rende ancora più intenso!

Lungo i sentieri della GalileaDi C. MIRELLA-18 agosto 2011

Un lungo romanzo che sembra nella sua lunghezza volere percorrere passo passo il tragitto della gita che i due vecchi amici-amanti percorrono lungo le strade della Galilea, e al tempo stesso ripercorre il passato, le vicende tragiche e liete che hanno segnato la vita dei protagonisti. Un romanzo che letteralmente gronda emozioni, attraverso il racconto dei protagonisti ma anche attraverso le splendide descrizioni del paesaggio, e che permette diversi livelli di immedesimazione: Grossman, conosce molto bene l'animo umano, anche quello femminile e i suoi personaggi presentano mille sfaccettature, non sono piatti, monolitici, sono "tridemensionali", insomma sono personaggi veri, sembra a volte di essere in mezzo a loro ed ascoltare i loro racconti sotto le stelle della Galilea.

a un cerbiatto somiglia il mio amoreDi a. barbara-16 agosto 2010

L'amore ai tempi della guerra. Una madre in fuga che vuole proteggere suo figlio. Racconto di speranza e ritorno alla vita.

Essere genitoriDi M. MARA-11 novembre 2008

Dopo il saggio politico Con gli occhi del nemico (2007) e la riproposizione del libro per l'infanzia, del 1990, La lingua speciale di Uri, David Grossman ritorna con un nuovo grande romanzo, in questi anni segnati dalla tragica morte, il 12.8.2006, nella Seconda Guerra del Libano, del secondogenito, Uri, di 21 anni. David, come egli stesso spiega nella breve, ma significativa, postfazione, aveva iniziato a scrivere il libro nella primavera del 2003 e confessa che nutriva la speranza che la sua opera in divenire proteggesse in qualche modo misterioso il figlio impegnato con il rischioso servizio militare nei cosiddetti Territori. Terminata la settimana di lutto l'Autore è ritornato alla sua storia, la cui maggior parte era compiuta. Il legame per la vita tra Orah, Avram e Ilan si intreccia con l'amore di Orah per il figlio Ofer, impegnato in un'operazione militare in Cisgiordania, alla quale è stato chiamato (o meglio si era offerto) mentre si apprestava a compiere un viaggio con lei in Galilea. Orah compie ugualmente il viaggio nella sognata speranza che, in sua assenza, la cattiva notizia dell'uccisione del figlio che ella teme le portino gli ufficiali dell'esercito, non comunicata a nessuno, perda il suo carico di morte, salvando il giovane. Parte con Avram, al quale parla tutto il tempo del suo Sorgen Kind, Ofer, facendo scoprire ad Avram e a se stessa il valore dell'essere persone e genitori. Un grande romanzo sulla famiglia, a cui esso è dedicato, sul potere catartico della natura e della scrittura, sull'amore per il proprio Paese, con pagine degne di un grande scrittore di guerra. Un libro intensissimo, difficile a tratti, ma affascinante dalla prima all'ultima pagina.

IsraeleDi M. MARA-8 novembre 2008

Dopo il saggio politico Con gli occhi del nemico (2007) e la riproposizione del libro per l'infanzia, del 1990, La lingua speciale di Uri, David Grossman ritorna con un nuovo grande romanzo, in questi anni segnati dalla tragica morte, il 12.8.2006, nella Seconda Guerra del Libano, del secondogenito, Uri, di 21 anni. David, come egli stesso spiega nella breve, ma significativa, postfazione, aveva iniziato a scrivere il libro nella primavera del 2003 e confessa che nutriva la speranza che la sua opera in divenire proteggesse in qualche modo misterioso il figlio impegnato con il rischioso servizio militare nei c.d.Territori. Terminata la settimana di lutto l'A.è ritornato alla sua storia, la cui maggior parte era compiuta. Il legame per la vita tra Orah, Avram e Ilan si intreccia con l'amore di Orah per il figlio Ofer, impegnato in un'operazione militare in Cisgiordania, alla quale è stato chiamato mentre si apprestava a compiere un viaggio con lei in Galilea. Orah compie ugualmente il viaggio nella sognata speranza che, in sua assenza, la cattiva notizia dell'uccisione del figlio che ella teme le portino gli ufficiali dell'esercito, non comunicata a nessuno, perda il suo carico di morte, salvando il giovane. Parte con Avram, al quale parla tutto il tempo del suo Sorgen Kind, Ofer, facendo scoprire a lui e a se stessa il valore dell'essere persone e genitori. Un grande romanzo sulla famiglia, a cui esso è dedicato, sul potere catartico della natura e della scrittura, sull'amore per il proprio Paese, con pagine degne di un grande scrittore di guerra. Un libro intensissimo, difficile a tratti, ma affascinante dalla prima all'ultima pagina. Mara Marantonio