Una cena al centro della terra
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Supercoralli
- Traduttore:
- Pareschi S.
- Data di Pubblicazione:
- 9 marzo 2018
- EAN:
9788806236854
- ISBN:
8806236857
- Pagine:
- 240
- Formato:
- rilegato
Trama Una cena al centro della terra
Molti destini si intrecciano in questa storia sfaccettata che si snoda tra Gaza e New York, Berlino, Parigi e Capri, in un arco temporale di dodici anni fra il 2002 e il 2014: quello del Prigioniero Z, uomo dalle molte identità e nessuna, traditore e tradito; del suo sorvegliante israeliano, un giovane pensoso e sensibile, inevitabilmente coinvolto da quella vicinanza forzata; di Ruthi, l'assistente personale del Generale, che veglia sul suo corpo sospeso nel limbo del coma in un ospedale nei pressi di Tel Aviv; del Generale, una figura a tratti demoniaca e a tratti messianica, un guerriero e un capo di stato che ha avuto nelle sue mani il destino di un'intera nazione, e che ora vive in una terra popolata solo di ricordi; di Farid, un giovane palestinese amante della barca a vela e paladino della causa araba; di Joshua, un ricco uomo d'affari canadese che a Berlino si occupa di import-export su uno scacchiere ben più grande di lui; e di una misteriosa e bellissima cameriera italiana che parla sospettabilmente bene l'inglese. Niente è come appare, tutto è fatalmente connesso in Una cena al centro della terra, romanzo breve e densissimo che è insieme un thriller di spionaggio, un romanzo storico, una storia d'amore, un apologo morale e una tragedia classica. Al centro di questa matrioska narrativa vibrano i temi della fedeltà e del tradimento, della divisione tra popoli e tra amanti, della labilità dei confini e dell'identità. Calando la sua vicenda al cuore del conflitto arabo-palestinese, nel periodo fra la seconda intif ada e la morte di Ariel Sharon, Englander, salutato come il naturale erede di Philip Roth per la sua espressione dell'ebraicità, la sua penna caustica, la padronanza del registro comico come di quello struggente, la ricchezza della sua lingua e della sua fantasia, mostra qui di aver raggiunto un nuovo traguardo. E parte della sua maestria saper creare, con quel momento di convivialità, vero amore e unione che dà il titolo al libro, una bolla di pace e tangibile speranza dimentica di ogni conflitto. Ma per ora la cena può avvenire solo sotto la superficie, di nascosto, al buio, in paziente attesa, mentre sopra infuria la battaglia. Nathan Englander racconta un’altra storia di spionaggi e di complicati affari internazionali in "Una cena al centro della terra", dove il destino di Israele si incrocia con quello del resto del mondo. In un crocevia di esistenze, di politiche e di sentimenti, il mondo prende la strada del conflitto, dell’esistenza martoriata e difficile di chi vive nei territori palestinesi o nelle zone segnate dal rimorso di Israele. Il prigioniero Z scrive lettere ogni giorno ad Ariel Sharon per chiedergli la grazia. Non sa che il grande volto della guerra è in coma da anni. In queste lettere, giorno dopo giorno, si fa largo la necessità di confessarsi e di rivelare se stesso. Dall’altra parte del mondo, a Berlino, Joshua fa affari con Farid, un giovane palestinese ricettatore di componenti elettronici. Ma l’Europa e la Terra Santa sono collegate da un filo invisibile e quando il fratello di Farid viene ucciso da un raid aereo per Joshua le cose si mettono male ed è costretto a fuggire a Parigi. In che modo il suo mondo si interseca con quello del prigioniero Z? E cosa c’entra Joshua con Ariel Sharon? Englander narra una storia politica, un thriller di spionaggio ed etica dove è difficile capire quale sia la giusta faccia della medaglia. Dove risiede la verità? E chi è davvero dalla parte dei giusti? Lo capirà Joshua, in "Una cena al centro della terra", innamorandosi di una cameriera parigina, che nasconde anche lei un inquietante segreto.