Carteggio 1912-1933 di Aldo Palazzeschi, Giovanni Papini edito da Storia e Letteratura
Discreta reperibilità

Carteggio 1912-1933

A cura di:
S. A. Bottini
Data di Pubblicazione:
1 novembre 2006
EAN:

9788884983077

ISBN:

888498307X

Argomenti:
Autobiografie: letterati, Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900
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Descrizione Carteggio 1912-1933

La pubblicazione del Carteggio Palazzeschi - Papini (1912-1933) oltre a dare testimonianza della breve, ma intensa consuetudine intellettuale tra due protagonisti del nostro Novecento, offre al lettore la possibilità di avvicinarsi, seguendo gli avvenimenti dal “di dentro”, all'officina letteraria e poetica dei corrispondenti, al progressivo e quotidiano impegno per la realizzazione della rivista "Lacerba" e al tumultuoso incalzare degli accadimenti legati al tempestoso rapporto con la pattuglia dei futuristi milanesi. Molti gli eventi, i temi, le aspirazioni e i progetti contenuti nelle lettere, soprattutto nei primi, fruttuosi, anni di dimestichezza e corrispondenza (1913-1914) nei quali, con ritmo vivace, si rincorrono impressioni critiche, auspici di future pubblicazioni, notizie d'incontri e resoconti di progetti futuristi. Naturale è l'emergere, così, della diversa fisionomia umana dei corrispondenti che rende profondamente difformi e quasi dissonanti lo stile e la misura, e che ben si colgono nel personale accento con il quale vengono affrontate confidenze private, amarezze e incomprensioni letterarie. E così, pur trattandosi di un carteggio non particolarmente esteso, comprensivo di sole sessantatré lettere (quarantuno di Palazzeschi, ventidue di Papini), dal suo insieme affiora tra Firenze, Napoli e Parigi nel clima prebellico, un intreccio complesso d'interessi letterari, esperienze avanguardistiche, private traversie personali. Proprio la Grande guerra con il suo carico di lutti e sofferenze segna una frattura, rintracciabile nei fogli del carteggio, oltre la quale trova spazio solo il tono sommesso del ricordo, della pacata riconciliazione, degli avvenimenti familiari, in una parola della giovinezza svanita. Aldo Palazzeschi (1885-1974): scrisse due dei capolavori assoluti del Futurismo, Il Codice di Perelà (1911) e L'Incendiario (1910). In Poesie (1925 e 1930) raccolse quasi tutti i versi della sua prima stagione poetica, con un'ampia scelta di liriche dalle sue prime raccolte. Pubblicò poi Sorelle Materassi (1934), uno dei romanzi più significativi del primo dopoguerra. Nella vecchiaia, tornato a modi sperimentali, pubblicò il romanzo Il Doge (1967) e i libri di poesie Cuor mio (1968) e Via delle cento stelle (1972). Giovanni Papini Firenze 1881-1956) - Con Prezzolini nel 1903 fondò la rivista "Il Leonardo". Dal 1908 al 1912 collaborò alla "Voce". Nel 1913 fondò con Soffici la rivista "Lacerba". Esordisce con un racconto autobiografico nella narrativa con Un uomo finito (1912), Parole e sangue (1912), poi pubblica Cento pagine di poesia (1915), Stroncature (1916). Finito il marianettismo, passa dallo scetticismo pragmatistico alla fede cattolica scrivendo Storia di Cristo (1921), Gog (1931), La felicita' dell'infelice (1956).

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