Carta geologica d'Italia alla scala 1:50.000 F° 056. Sondrio edito da ISPRA Serv. Geologico d'Italia

Carta geologica d'Italia alla scala 1:50.000 F° 056. Sondrio

Data di Pubblicazione:
2012
EAN:

9788893110112

ISBN:

8893110113

Formato:
brossura
Argomento:
Carte geografiche specialistiche
Acquistabile con la

Descrizione Carta geologica d'Italia alla scala 1:50.000 F° 056. Sondrio

Carta geologica ufficiale dello Stato (Legge 2.2.60 n. 68) della collana editoriale alla scala 1:50.000 (Progetto CARG) composta del foglio geologico e della relativa nota illustrativa. I dati presenti nel testo delle note illustrative e nel foglio geologico sono stati sottoposti a revisione scientifica, così come quelli della banca dati ad essi associati.

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1 di 5 su 1 recensione

Utile per i non addetti ai lavori?Di c. pessina-25 marzo 2019

Ho lavorato per 10 anni (1976-1986) nel Sudalpino Orobico, proprio nelle aree rappresentate in foglio (Giacimento uranifero di Val Vedello) in qualità di Responsabile di Progetto e di Rilevamento. Il giudizio è relativo al settore centro orientale della mappa e che va dalla Linea di Venina allo spartiacque bergamasco, in particolare nelle aree della Valle dAmbria, Valle di Vedello, Valle di Caronno. Qui non è rappresentata la Formazione Vulcanite del Monte Cabianca che invece è ben presente anche se con spessori ridotti. Mancano le giacitura di questa formazione che è posta in forte DISCORDANZA ANGOLARE con la soprastante Formazione del Pizzo del Diavolo (Gruppo dei Laghi Gemelli) . Ci tengo a precisare di essere il primo a segnalarla. Ovviamente l'allegato Schema dei Rapporti Stratigrafici in mappa e relativo il Paleozoico sono per me errati. La copertura permiana è scollata e retroscorsa verso Nord rispetto al basamento metamorfico (ben rilevabile dagli indicatori cinematici) . Formazione di cataclasiti e miloniti soprattutto nel Basamento Metamorfico. La rappresentazione strutturale è generica e confusionaria (vedi Val Caronno e Val Vedello) . Non si fa distinzione fra faglie inverse e faglie dirette rappresentate allo stesso modo. Assenti i loro fondamentali mutui rapporti (ben osservabili) per capire la complessa geologia della zona. Rilevante la mancata indicazione di diverse faglie inverse E-W dagli importanti rigetti verticali (fino a 500 metri) . Totale assenza dei rapporti tra tettonica E-W e Linea del Porcile (che invece ci sono! ) . E dunque questa carta geologica è un'occasione persa al fine di chiarire la complicata situazione strutturale e stratigrafica della zona. Un'occasione persa soprattutto poiché non suggerisce i tanti interrogativi che ancora queste aree propongono, atti a stimolare ulteriori necessari futuri approfondimenti geologici.