Cappuccetto Rosso sangue di Sarah Blakley-Cartwright edito da Mondadori
Alta reperibilità

Cappuccetto Rosso sangue

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Costantino E.
Data di Pubblicazione:
24 gennaio 2012
EAN:

9788804617969

ISBN:

8804617969

Pagine:
300
Formato:
brossura
Argomento:
Narrativa horror e del terrore, storie di fantasmi (bambini e ragazzi)
Età consigliata:
14 anni
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Trama Cappuccetto Rosso sangue

Valerie, una coraggiosa ragazza a cui la nonna ha donato un manto di seta rosso, vive nel piccolo villaggio di Daggorhorn, assediato da anni da un lupo mannaro. Di giorno la belva prende sembianze umane e di notte, quando la luna ha il colore del sangue, si aggira per i boschi e uccide senza pietà. Il Lupo potrebbe essere chiunque: Peter, il giovane solitario e misterioso di cui Valerie è innamorata, il ricco Henry, a cui la ragazza è promessa in sposa, Lucie, la dolce sorella che Valerie adora e a cui vorrebbe assomigliare, o chissà chi altro. Mentre la popolazione, sempre più spaventata, decide di chiamare un cacciatore di licantropi, la ragazza dal manto rosso percepisce un insistente richiamo: Vieni via con me... Introduzione di Catherine Hardwicke.

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Recensioni degli utenti

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1 di 5 su 2 recensioni

Cappuccetto Rosso sangueDi M. Chiara-29 marzo 2013

Sì, concordo pienamente con l'utente precedente: che brutto libro! L'ho letto perchè, dopo la mega delusione procuratami dalla versione cinematografica, speravo che almeno la versione cartacea fosse meglio, dato che solitamente i libri son quasi sempre migliori rispetto alle loro trasposizioni cinematografiche. Invece in questo caso purtroppo non c'è differenza, almeno secondo me: brutto il libro e brutto pure il film. Peccato.

Carta straccia.Di R. Michele-12 febbraio 2012

Ho provato a leggere questo libro per vedere se riuscissi ad andare contro corrente ai pareri negativi e per nulla discordanti di chi avesse già tentato l'impresa. Purtroppo avevano pienamente ragione: un libro scontato, noioso, che ridicolizza una fiaba da fratelli Grimm con buon potenziale in modo pedissequo e monotono. Il trucchetto del finale poi lascia a desiderare.