
Il canone minore. Verso una filosofia della natura
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Campi del sapere
- Data di Pubblicazione:
- 22 febbraio 2017
- EAN:
9788807105258
- ISBN:
880710525X
- Pagine:
- 320
- Formato:
- brossura
Libro Il canone minore. Verso una filosofia della natura di Rocco Ronchi
Trama libro
Questo libro ripercorre la storia del pensiero occidentale con una chiave di lettura forte e originalissima. Le storie della filosofia, in effetti, sono due. Quella che si studia sui manuali è la versione ufficiale, il canone maggiore. I nomi che costellano questa tradizione sono illustri. Eppure, il canone maggiore è anche la vicenda di un lungo allontanamento dalla vocazione autentica della filosofia: "La filosofia sta da una parte sola. Essa scorre sulla linea che abbiamo chiamato minore". Rocco Ronchi tratteggia un percorso più silenzioso, e tuttavia ricchissimo di tesori spesso nascosti, il solo a non aver tradito il compito più urgente della filosofia. È il canone minore, che conta tra le sue fila William James negli Stati Uniti, Henri Bergson in Francia, Giovanni Gentile in Italia, Alfred North Whitehead in Gran Bretagna. Nomi prestigiosi, ma marginali nel dibattito odierno. Pensatori raffinatissimi, che sulla soglia del Novecento hanno pensato non il loro secolo, ma il secolo successivo, il nostro. La rivoluzione del canone minore non mette più al centro l'uomo con i suoi valori, il soggetto con la sua esperienza e i suoi desideri. Al contrario, questa nuova versione della storia della filosofia è profondamente antiumanistica e immoralistica, perché rivolge la sua attenzione alla natura, allo splendore della sua immanenza assoluta, alla sua incomprensibile e infinitamente intelligente processualità. In un dialogo serrato con la scienza contemporanea, Ronchi si chiede che cosa sono il tempo e la vita e dimostra che la filosofia è necessariamente una filosofia della natura.
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Recensioni degli utenti
Rocco Ronchi: Il Canone Minore - 21 marzo 2023
La storia della filosofia occidentale è analizzabile, secondo lautore, attraverso una concettualità rappresentata da due canoni differenti. La forte posizione dellautore ci conduce ad una doppia storia della filosofia occidentale, una biforcazione originaria e poi latente, ricomparsa, dopo Kant, nelle concettualizzazioni metafisiche che ne caratterizzano lincedere. Eppure una sola via è quella propria della filosofia, una sola la possibilità di cominciamento della filosofia stessa, ed è la via minore, la via dellempirismo radicale, la via speculativa. Il saggio stesso è diviso in due grandi sezioni, due macro-insiemi di concetti che attraversano entrambe le direttrici del pensiero Occidentale, svelando la complessa con-presenza dei due sistemi in un orizzonte di disvelamento delle aporie del canone maggiore, delle problematicità del canone minore. Il Canone minore attraverserebbe le filosofie di William James, di Henri Bergson, di Giovanni Gentile, di Whitehead. Le origini del canone vanno ricercate nella filosofia di Parmenide, nel testo Platonico, in Leibniz. E tuttavia il novecento a veder riaffiorare questa filosofia dellimmanenza, la esistenza del Mondo come processo. In epoca contemporanea è labbandono dellantropologia, laffermazione di una filosofia della natura. Il saggio si apre con lenunciazione della tesi: lesistenza esplicita di due attraversamenti storici del pensiero filosofico Occidentale. La determinante è da ricercare nel Parmenide platonico, in cui si innescano due possibili cominciamenti della filosofia, e in cui uno solo appare evidentemente come possibilità di inizio della filosofia stessa. La minorità è quindi loggetto complesso dellermeneutica filosofica, la ricerca dellesperienza pura, loggetto critico caratteristico del canone minoritario, la coscienza assoluta e trascendentale, immanente, il ritrovato speculativo di questa linea di pensiero.