Libro Canale Mussolini. Parte prima di Antonio Pennacchi Oscar moderni. Cult di Mondadori

Canale Mussolini. Parte prima

Editore:

Mondadori

Illustratore:
Cardinali S.
Data di Pubblicazione:
26 aprile 2022
EAN:

9788804751397

ISBN:

8804751398

Pagine:
468
Formato:
brossura
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Libro Canale Mussolini. Parte prima di Antonio Pennacchi

Trama libro

Il Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. Su questa terra nuova di zecca, creata dai progetti ambiziosi del Duce e punteggiata di città appena fondate, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Un vero e proprio esodo. Contadini emiliani, veneti e friulani lasciano le proprie terre, dove non rimaneva altro che stare a "puzzarsi di fame", e diventano i primi attori del nuovo sogno italico di grandezza. Tra di loro ci sono i Peruzzi, gli eroi di questa saga straordinaria. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui si trasferiscono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, la più generosa, la più strana, una strega forse. Un poema grandioso che, con il respiro delle grandi narrazioni, intreccia le vicende drammatiche e sorprendenti dei suoi protagonisti a quelle, non meno travagliate, di mezzo secolo di storia italiana. Antonio Pennacchi rievoca il passato controverso e insieme epico della nazione, animando ricordi e fantasmi con uno sguardo sempre lucido, ironico e spiazzante, ma soprattutto carico di pietas e profonda commozione per i propri personaggi, per quelle tre generazioni di Peruzzi che combattono con glorioso accanimento contro le sferzate del destino che sembra non concedere tregua.

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Recensioni degli utenti

4 di 5 su 68 recensioni

Perché ognun gà la so razon Di S. Paolo - 6 aprile 2020

Canale Mussolini inizia come il racconto delle vicende di una famiglia del Polesine, i Peruzzi, costretta dagli eventi a sradicarsi dalle proprie origini e riannodare i fili della propria ragion d'essere in un'area diversa del territorio nazionale, sentita in realtà come terra straniera. Prosegue e diventa un trattato di storia di Italia nella prima metà del secolo scorso, vista attraverso gli occhi profondamente coinvolti e coinvolgenti della famiglia Peruzzi. E c'è una analisi estremamente dettagliata ma, data la forma del racconto, mai pesante, delle vicende storiche del periodo e di come la politica entri prepotentemente nella vita quotidiana di una grande famiglia per cui gli ideali primi e veri sono l'unità, la fiducia nella propria forza e, tramite queste, la resistenza alle avversità e la quasi animalesca sopravvivenza del branco familiare. Poi, come è avvenuto per tanti, si può riconoscersi nelle prime lotte contadine e identificarsi nel socialismo nascente per poi passare quasi per caso ad aderire con convinzione al fascismo, fino alle estreme conseguenze della scelta, magari tutto e solo per seguire le analoghe evoluzioni politiche di qualche personaggio di carisma entrato casualmente nelle vicende della famiglia. Un'epopea, scritta con il tono leggero del racconto, ironicamente condito da espressioni e imprecazioni dialettali, ma al tempo stesso una analisi storica e storiografica eccezionale in particolare del periodo del ventennio fascista, e una fonte di informazione su un periodo a noi ancora vicino, ma molto spesso conosciuto solo superficialmente. E bella la caratterizzazione dei tanti componenti della famiglia, ognuno con tratti personali e perciò unico nella unità della famiglia patriarcale (o matriarcale) , mai messa in discussione e difesa contro tutto e tutti.

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Premio Strega Di C. Gloria - 21 febbraio 2017

Libro piacevole. Nulla di eccezionale, ho apprezzato pennacchi per altro. Meritato Premio Strega ma a tratti noioso, a mio avviso forse troppo storico. L'edizione rilegata è un autentico gioiellino. Consiglio agli amanti dei romanzi storici.

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Splendido Di P. Ferdinando - 27 maggio 2016

Se vuoi leggere qualcosa di struggente e al contempo divertente, leggi Canale Mussolini. Un pezzo della nostra storia raccontato in un modo coinvolgente ed unico. Non è necessario, anche se l'ideologia politica la fa da padrona, condividere tale ideologia. È un preciso quadro della società italiana del ventennio condito da un sottile umorismo che ti rende difficile mettere il segnalibro per riprendere la lettura il giorno dopo. Ha ragione, Pennacchi, a sostenere che è stata la fatica più gratificante della sua penna. Sei grande, Antonio, dubito che riuscirai mai a ripeterti!

L'Italia dei sentimenti e del coraggio Di l. cinzia - 25 agosto 2013

Libro bellissimo, uno spaccato dell'Italia e degli italiani dall'animo semplice che affrontano le avversità della vita con coraggio e tenacia; allo stesso tempo una presa in giro benevola del fascismo, vista da altri occhi, dal punto di vista di chi non ha nulla e crede ancora alla promessa di un mondo giusto. Finale dolcissimo.

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Abbastanza buono Di c. domida - 14 febbraio 2012

Raccontare il periodo fascista cercando di trovare uno spunto originale che non sia stato fi qui narrato, è impresa non da poco. Con " Canale Mussolini " possiamo tranquillamente dire che Antonio Pennacchi ci riesce pittosto bene finendo con lo sfiorare il massimo dei voti. Giunto tardi sulla cresta dell'onda, si sta già rifacendo con gli interseei

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Romanzo epico Di R. Valentina Lucia - 13 febbraio 2012

Bellissimo romanzo storico ambientato, nuovamente, come il precedente "Il fascio-comunista", nella Littoria, oggi città di Latina. Questa volta però si torna indietro, agli anni '30: gli anni della bonifica delle paludi pontine. Antonio Pennacchi narra in questo romanzo epico, la saga della famiglia Peruzzi (leggi Pennacchi) che migrerà dalla Ferrara di Italo Balbo al Veneto del Conte Zorzi Vila (mannaggia a lui!) e dalla quale dovrà emigrare - "fu un esodo" - insieme a migliaia di altri italiani per rifarsi una vita nelle paludi pontine, appena bonificate dalla politica fascista di Mussolini. Romanzo sofferto e appassionato dove non mancano né le lacrime né le risate; tragicommedia all'italiana. Consigliatissimo!

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