Le campane di Bicêtre di Georges Simenon edito da Adelphi
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Le campane di Bicêtre

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Frausin Guarino L.
Data di Pubblicazione:
21 gennaio 2009
EAN:

9788845923517

ISBN:

8845923517

Pagine:
261
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Le campane di Bicêtre

Quando comincia a riprendere conoscenza in una delle uniche due camere singole dell'ospedale di Bicétre, Rene Maugras, direttore del principale quotidiano parigino, di quanto è avvenuto la sera precedente ricorda poco o nulla: sa che era a cena, come ogni primo martedì del mese, nella saletta privata del Grand Véfour (uno dei più antichi ristoranti della capitale, e anche uno dei più esclusivi) con un gruppo di amici i quali, come lui, possono considerarsi a giusto titolo, ciascuno nel proprio campo, dei personaggi molto, molto importanti - degli uomini arrivati, come si dice. A un certo punto era andato alla toilette, e lì (come scoprirà più tardi) lo avevano trovato, privo di sensi, un quarto d'ora dopo. Sa quindi di essere vivo, e dai luminari convocati al suo capezzale si sente dire che guarirà, che ricomincerà a muovere il braccio destro, che potrà di nuovo parlare. Ma Rene Maugras sa anche un'altra cosa: che non gli importa. A poco a poco, attraverso il groviglio di pensieri gli affollano la mente, si fa strada una domanda: "A che scopo?". A che scopo essere diventato un personaggio importante, a che scopo essersi dato tanto da fare - a che scopo vivere, in definitiva? Mentre tutti si chiedono che cosa gli passi per la testa, Maugras, con la lucidità di una solitudine interiore spogliata da ogni maschera, fa un bilancio impietoso della propria esistenza, interrogandosi sul senso di quanto hanno fatto lui e quelli come lui per per diventare ciò che sono.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 8 recensioni

Un testo ricco di vita Di c. lorenzo-28 aprile 2012

In questo romanzo Simenon ha il tocco piacevole delle opere migliori. Capitoli di lucida, impietosa, analisi psicologica; pagine velate dall'aria morbosa della malattia a cui fanno da contrasto immagini e periodi netti e nitide come lame. Il sospetto che rimane dopo la lettura e' quale istante della vita del protagonista ( e forse non solo della sua) sia effettivamente quello di preminente sofferenza, il vissuto in un letto d'ospedale o lo scorrere di un'esistenza di cui si e' smarrito il significato piu' profondo?

Le campane di BicetreDi M. Caterina-23 luglio 2011

La lettura di questo romanzo l'ho trovata estremamente difficile, non perché sia ardua da comprendere, ma perché la storia non è riuscita a coinvolgermi né a trasmettermi una qualche emozione che poteva essere angoscia, tristezza, rassegnazione, ecc. L'analisi impietosa che il malato fa della propria vita è risultata pesante e fine a se stessa. Forse avevo sentito parlare fin troppo bene di questo romanzo che alla fine non ha soddisfatto le mie aspettative.

Le campane di BictreDi L. Silvia-16 luglio 2011

Entra a pieno titolo nell'olimpo dei suoi lavori più belli di sempre. Con leggere pennellate di colore Simenon ci fa vedere il desiderio del protagonista per l'infermiera di notte, o rivive nella sua mente una nuotata nel Mediterraneo sotto un sole implacabile. Simenon mette a nudo le paure e le incertezze di un personaggio importante, che altro non sono che le paure di ciascuno di noi.

Le campane di BictreDi M. Tonia-9 maggio 2011

Ho visto un commento abbastanza negativo su questo libro e mi permetto di dire che è immeritato. Libro assolutamente da leggere, Simenon è un grande scrittore. In "Le campane di Bicêtre" l'autore ci accompagna in un viaggio introspettivo che fa riflettere. Consigliatissimo.

Le campane di BicêtreDi B. Mark-8 novembre 2010

Un romanzo molto complesso: non a torto si dice che Simenon lo considerasse uno dei suoi fondamentali se non IL romanzo fondamentale. Un lavoro coraggioso di cui gli va dato ampio merito.

meno avvincente di altriDi d. roberta-13 agosto 2010

La temporanea perdita della parola e del movimento in seguito a un colpo apoplettico diventa per Maugras lavoratore infaticabile, l'occasione per tuffarsi nei ricordi e vivere ciò che lo circonda (suoni, odori, voci, presenze di medici e familiari in ospedale) con una intensità mai sparimentata prima, tanto che la sollecitudine dei medici e dell'infermiera personale gli é sgradita perchè d'intralcio al libero inseguimento dei ricordi. La staticità della condizione del protagonista corrisponde alla staticità emotiva del lettore che alla fine é poco avvinto dalla storia.