Cagliari all'ultimo respiro. I gol rossoblù prima del fischio finale di Paolo Sailis edito da Edizioni della Sera
Alta reperibilità

Cagliari all'ultimo respiro. I gol rossoblù prima del fischio finale

Collana:
Extra
Data di Pubblicazione:
12 aprile 2024
EAN:

9788832213911

ISBN:

8832213915

Formato:
brossura
Argomento:
Squadre e club sportivi
Acquistabile con o la

Descrizione Cagliari all'ultimo respiro. I gol rossoblù prima del fischio finale

Un gol... all'ultimo respiro! Quando il risultato è in bilico, i minuti finali si trasformano quasi in un altro sport, la parte emotiva e il carattere hanno il sopravvento su tutto. In "Cagliari all'ultimo respiro" si rivivono tutte queste situazioni, l'incredibile "zona Cesarini", quei "celebri" ultimi istanti di gara in cui si raggiunge o si scavalca l'avversario.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 17.00 € 17.90
Risparmi: € 0.90 (5%)
Normalmente disponibile in 1-2 giorni lavorativi
servizio Prenota Ritiri su libro Cagliari all'ultimo respiro. I gol rossoblù prima del fischio finale
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

5 di 5 su 1 recensione

Libro ricco di emozioni Di M. Raffy - 25 aprile 2024

Non sono una tifosa del Cagliari in particolare ma sicuramente sono unamante dello sport in generale e di tante squadre calcistiche. Ho preso subito questo libro che vi esorto a leggere, perchè conosco prima di tutto sotto laspetto medico e ora anche sotto un altro aspetto chi lo ha scritto. Grande tifoso del Cagliari, uno straordinario chirurgo ortopedico, uomo di enorme cultura e ora anche scrittore con la migliore abilità: quella di trasmettere emozioni. Per chi ama lo sport è bello conoscere la storia di chiunque, anche di una squadra che non sia necessariamente la propria. La fede calcistica quella vera, io credo che nasca sempre da qualcosa di molto profondo, solitamente unesperienza dalle sensazioni magiche, vissuta col proprio papà o col proprio nonno. Lemozione che prova un bambino quando, per la prima volta va allo stadio, si accorge che il prato è verde e non grigio come lo vedeva nella tv in bianco e nero, ammira e ascolta un gruppo di tifosi che cantano, gioiscono e soffrono allunisono per una stessa causa, credo sia indescrivibile. Ho capito che è un qualcosa che smuove le viscere, è il primo amore che non si scorda mai e che verrà tramandato di generazione in generazione. Praticamente una fede che passa di padre in figlio. Io sono nata nel 1965, cinque anni prima di quel magico 1970 che ha donato a Cagliari una storia immortale. Io, amante della Sardegna come tanti, appassionata della città di Cagliari, appassionata di tutto lo sport, mi sono sempre nutrita dei dettagli che si percepiscono in una storia raccontata che sia di una regione, di una città o come in questo caso di una squadra di calcio. Praticamente il 1970 per il Cagliari calcio è stato un evento unico, irripetibile, da tramandare ai posteri come si diceva una volta e lautore del libro ci riesce benissimo. I suoi racconti sono dettagliatissimi e si sa, raccontarsi e raccontare è un po' come vivere. Anzi è vivere due volte: la prima vivendo, appunto e la seconda raccontando. In fin dei conti una buona storia non può essere concepita, deve essere necessariamente distillata e Paolo Sailis, così facendo, dei rossoblu ne ha fatto praticamente una bellissima fiaba. Si sente la sua passione per il pallone, quel pallone che ha ben poco da spartire con il calcio viziato e un po troppo tecnologico di oggi. E così, adesso so un bel po sul Cagliari (cinquantanni della sua storia) e sul Cagliari dello scudetto, del prima-durante-dopo il 12 aprile 1970, perché si sa, un successo sportivo può fare tanto, tantissimo e tra le mille conseguenze, quella di suscitare nellautore del libro, il forte desiderio di raccontare quella storia per trasmettere agli altri le grandi emozioni provate. Proprio come una fiabada riascoltare e custodire: Venite qui, sul divano accanto a me. Vi racconto una storia. Cera una volta un gruppo di ragazzi, che desiderava fare qualcosa di speciale. Avevano un sogno: diventare i più forti giocatori di calcio e portare alla città di Cagliari un dono bellissimo, colorato, come la bandiera italiana. Ma per riuscirci avrebbero dovuto combattere ben trenta battaglie, ogni domenica. Come fare? Vicino alla porta avversaria, giocava Rombo di Tuono. Aveva le spalle larghe, due gambe poderose e un sinistro imprendibile! Bello bello. Sono stata fino alla fine... Allultimo respiro!