The cage. Uno di noi mente

The Cage di Lorenzo Ostuni è un enigma che si deve risolvere per uscirne vivi. Max si ritrova in un incubo e quando si sveglia non ricorda più nulla di come è arrivato in quel luogo senza luce e perché. Scopre però di avere una cicatrice molto grande sopra l’appendice e di essere quindi stato appena operato, ma quel posto non è un ospedale e non sembra che ci siano altri esseri viventi. Max sente dei rumori e comincia a capire di non essere solo e il pensiero di vedere altri volti e udire altre parole lo spinge ad alzarsi dal letto e ad accorgersi di essere dentro una grandissima nave prigione e con lui ci sono altri sei prigionieri, piombati lì per caso, anche loro con una cicatrice sulla pancia e senza ricordare nulla. Ma perché sono lì e come possono uscire? Il quesito viene risolto quando dalla porta della loro gialla arriva, quasi dal nulla, una busta gialla in cui sono indicate le modalità di fuga, con la clausola di risolvere prima un enigma. I sette prigionieri decidono così che l’unico modo per salvarsi è unire le forze e fare squadra uno con l’altro, raccogliendo più informazioni possibili e unendo le loro menti in questo macabro gioco del destino. Insieme alla busta c’è però uno strano oggetto giallo che i sette ragazzi non hanno ancora ben capito cosa sia e i prigionieri hanno anche la percezione che oltre a loro sette esista un ottavo uomo che non riescono però a scovare all’interno della nave. Quando pensano di avercela fatta e riescono a portare la nave verso la terraferma, questi sette prigionieri scopriranno che il peggio deve ancora venire e che, oltre a loro, sull’isola c’è anche un’altra squadra, uguale alla loro e che probabilmente avrà compiuto lo stesso identico percorso e per salvarsi forse dovranno combattere uno contro l’altro. The Cage di Lorenzo Ostuni è un thriller ad altissima tensione dove ad ogni passo ne sussegue uno ancora più difficile che non si sa se porterà ad una vera e propria via di fuga.