Il cacciatore di nazisti. Vita di Simon Wiesenthal di Alan Levy edito da Mondadori

Il cacciatore di nazisti. Vita di Simon Wiesenthal

Editore:

Mondadori

Collana:
Oscar storia
Traduttore:
Catania A.
Data di Pubblicazione:
15 Gennaio 2008
EAN:

9788804574378

ISBN:

8804574372

Pagine:
447
Formato:
brossura
Argomenti:
Fascismo e Nazismo, Olocausto
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Descrizione Il cacciatore di nazisti. Vita di Simon Wiesenthal

"Non dimenticate i nostri assassini": fu questa la preghiera di 11 milioni di vittime dell'Olocausto che spinse Simon Wiesenthal, ebreo sopravvissuto ai campi di sterminio del Terzo Reich, a dedicare la propria vita alla caccia dei criminali nazisti sfuggiti al tribunale di Norimberga. Grazie a un infaticabile lavoro di indagine, e alla fitta rete di relazioni da lui intrecciate con istituzioni e governi di tutto il mondo, identificò e consegnò alla giustizia 1100 responsabili dell'attuazione del diabolico progetto hitlenano di "Soluzione finale". Se, fra le prede di Wiesenthal, il posto d'onore spetta senz'altro a Adolf Eichmann, catturato in Argentina dove viveva dal 1950 sotto falso nome, e poi processato e giustiziato a Gerusalemme, altrettanto rilevante è il lungo elenco di personaggi meno famosi, ma i cui nomi erano ben noti ai sopravvissuti. Come quello di Hermann Stangì, comandante dei lager di Sobibòr e Treblinka, che quando morì, sei mesi dopo la condanna all'ergastolo, aveva scontato solo 18 secondi di prigione per ognuno dei suoi 900.000 omicidi. O del suo vice Gustav Wagner, insignito personalmente da Heinrich Himmler della Croce di ferro per l'"abilità nello sterminio", suicidatosi in Brasile mentre, a conclusione di un'estenuante battaglia burocratica, stava per essere estradato in Germania.

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5 di 5 su 1 recensione

Il desiderio di giustiziaDi z. manuela-13 Agosto 2010

Il libro di Alan Levy si propone come bibliografia asciutta di uno dei protagonisti del secolo scorso, Simon Wiesenthal, meglio conosciuto come "Nazi-hunter", cacciatore di nazisti. Il libro è naturalmente dedicato a chi voglia approfondire la storia di un uomo sorretto da un'incrollabile desiderio di giustizia, che non deluderà chi cerchi una lettura sui diversi protagonisti del regime nazista che Wiesenthal riuscì a scovare, osservando il dietro le quinte delle sue lunghe e laboriose ricerche, nel misurarsi con degli assassini per i quali, spesso, era stato attentamente pianificato anche un futuro da latitanti. La bibliografia si apprezza particolarmente anche per il punto visuale che offre sul Wiesenthal impegnato su un terreno paradossalmente più infido e pericoloso dei campi di concentramento in cui fu deportato, quello della politica, quando dovette misurarsi col cancellerie ebreo eppure antisemita Kreisky, senza che manchi anche un risvolto oscuro nelle idee del cacciatore di nazisti, quando lo troviamo a giustificare gli eccidi dello Stato di Israele con le stesse argomentazioni che un tempo adoperarono i suoi aguzzini. Consigliato a chi voglia comprendere chi sia stato l'uomo che, quando gli venne chiesto da un sopravvissuto del campo di Mauthausen, diventato nel dopoguerra gioielliere, perché non avesse scelto di tornare a fare l'architetto, rispose: «Tu sei religioso, credi in Dio e nella vita dopo la morte. Anch'io. Quando arriveremo nell'Aldilà e milioni di ebrei morti nei campi di concentramento ci chiederanno "Cos'avete fatto?", riceveranno molte risposte. Tu dirai: "Sono diventato gioielliere". Qualcun altro dirà: "Ho costruito case". Ma io dirò : "Io non vi ho dimenticati"».