La caccia. Io e i criminali di guerra di Carla Del Ponte, Chuck Sudetic edito da Feltrinelli

La caccia. Io e i criminali di guerra

Editore:

Feltrinelli

Collana:
Serie bianca
Data di Pubblicazione:
21 ottobre 2008
EAN:

9788807171444

ISBN:

8807171449

Pagine:
412
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia d'Europa, Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000
Acquistabile con la

Descrizione La caccia. Io e i criminali di guerra

Nessuno avrebbe immaginato, alla fine degli anni ottanta, con la caduta del Muro di Berlino, che l'Europa avrebbe conosciuto di nuovo il dramma della guerra civile e del genocidio. Di lì a poco, invece, la dissoluzione della ex repubblica federale iugoslava avrebbe scatenato una serie di conflitti che avrebbero insanguinato tutti gli anni novanta. Eccetto la Slovenia, in rapida sequenza Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Kosovo avrebbero acceso una guerra civile che avrebbe toccato punte di intensità drammatica, come per certi versi testimonia la strage di Srebenica ai danni di settemila bosniaci musulmani. Per giudicare i criminali di guerra, l'Onu nel maggio 1993 decide di istituire, all'Aja, un vero e proprio tribunale. Si tratta della prima corte istituita in Europa a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale. L'incarico di pubblico ministero viene affidato a Carla Del Ponte. Il suo lavoro presso i tribunali delle Nazioni Unite ha permesso l'arresto e la conduzione in giudizio di decine di persone accusate di genocidio e altri crimini di guerra, tra cui Slobodan Milosevic, presidente della Serbia, e di istruire prove contro due tra i ricercati più importanti al mondo, Radovan Karadzic e il generale Ratko Mladic, accusato del massacro di Srebenica.

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3 di 5 su 1 recensione

Nel tribane dell'AiaDi B. Raimondo-12 aprile 2011

Non posso dire quale livello di sincerità la Del Ponte abbia raggiunto in questo libro, ma alcune cose che certo non facevano piacere ai finanziatori del tribunale dell'Aia le ha dette. Un libro interessante, anche se molto parziale. La storia personale della grande inquisitrice viene descritta con poche linee efficaci e poi ci si immerge nella vita del tribunale. I confronti con quello che lei chiama il muro di gomma, contro gli ex Jugoslavi da una parte e contro i grandi poteri americani dall'altra. Scritto con accuratezza con il bravo Sudetic.