Bulli. Il romanzo choc di un adolescente di Filippo B. edito da Ugo Mursia Editore
Alta reperibilità

Bulli. Il romanzo choc di un adolescente

Collana:
Sotto trenta
Data di Pubblicazione:
2008
EAN:

9788842540908

ISBN:

8842540900

Pagine:
328
Formato:
brossura
Argomento:
Temi personali e sociali: bullismo, violenza, molestie (bambini e ragazzi)
Età consigliata:
13 anni
Acquistabile con la

Descrizione Bulli. Il romanzo choc di un adolescente

Diego, primo anno di liceo a Firenze, si misura per tutto l'anno con la sottile e spie-tata persecuzione dei "Ragazzi di Tigliano" e, soprattutto, con la solitudine. Qual è il peccato di Diego? Non veste jeans trucidi, porta gli occhiali, ha la pettinatura con l'onda senza cresta e tinture, è dolce, va bene a scuola. Inevitabile la voce è che sia "frocio". Diego si sfoga con il suo diario e racconta il tormento di una "vita che fa schifo" sospesa tra un mondo di ragazzi che lo rifiuta e un mondo di adulti che non lo capisce. Diego vuole farsi degli amici, è pronto a diventare un bullo per difendersi dai bulli. Ha voglia di essere come gli altri, meglio degli altri. Età di lettura: da 13 anni.

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3 di 5 su 1 recensione

adolescenzaDi B. Stefano-29 marzo 2009

E' un diario, ripetitivo, il più delle volte , degli stessi problemi che il giovane protagonista non riesce ad affrontare. Siamo in una classica figura di giovane che vive in una situazione disastrosa causata dai genitori separati. La figura paterna è assente e sostituita dal nonno burbero e manesco.La madre iperprotettiva cerca di proteggere il suo bambino e di educarlo con canoni tradizional popolari. Lui si ribella e si scontra con la realtà diversa nel liceo. Pensava che il mondo ruotasse intorno a lui ed invece è corresponsabile della condizione interrelazionale con i suoi coetanei. E' oggetto di scherno e di violenza fisica e verbale. L'utilizzo del termine frocio, sinonimo di debole e diverso, è sulla bocca di tutti. E' utilizzato molto dagli adulti, figuriamoci dai ragazzi, in alternativa del classico vaffanculo. La condizione si ribalta e le cose si appianano con il trascorrere dell'anno scolastico. Il protagonista riesce a conquistare la fiducia degli altri ed averla in sè stesso. L'omofobia comunque rimane un male che non riesce ad estirpare neanche dentro di lui stesso. La sessualità è nascosta e taciuta.Il diario da questo punto di vista zoppica. E' un argomento coscientemente lasciato in disparte ed è per questo che trovo che il romanzo volutamente "corretto".