Brucia la città di Giuseppe Culicchia edito da Mondadori

Brucia la città

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
16 marzo 2010
EAN:

9788804595670

ISBN:

8804595671

Pagine:
396
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Brucia la città

Allegra è sparita, e Torino non c'è più. O meglio c'è ancora, ma è così cambiata che si stenta a riconoscerla. E Iaio? Forse sta ancora con Allegra, e dovrebbe mettersi a cercarla sul serio, anche se a dire la verità non ne ha troppa voglia. È un mondo fatuo e paradossale, quello che sciama attraverso il Quadrilatero Romano della città dove gli operai di un tempo sembrano essere stati rimpiazzati da una tribù di creativi, modelle e giovani smaniosi di estasi a buon mercato; un circo a cielo aperto, un mondo alla rovescia, dove le bionde si tingono di nero, le ville al mare sono arredate come baite di montagna e gli adulti, incapaci di assolvere il loro ruolo, restano voci fuori campo, come nelle strisce dei Peanuts. Così non suona implausibile che Iaio e i suoi amici dj Zombi e Boh, strafatti di bamba a ogni ora del giorno e della notte, possano farsi testimonial della campagna "La Droga Ci Fa Schifo", in un contesto popolato da improbabili assessori alle Notti Bianche, palazzinari assatanati e pubblicitari costretti a inventarsi sempre nuove iniziative di marketing. Tra conversazioni surreali, allucinazioni private e feste indimenticabili, i nostri tre eroi vagano per le strade di una Torino notturna, sporca, a tratti torbida e "proibita", alla ricerca di un irraggiungibile equilibrio: perché sotto lo scintillio superficiale di tante vite si nascondono ferite profonde, dissimulate dai comportamenti indecifrabili di giovani uomini disorientati.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 4 recensioni

Scorci di TorinoDi B. Ilaria-20 settembre 2010

Non è proprio il mio genere. Senza parole. Spero sia solo una caricatura della società torinese. Troppo forte per i miei gusti, troppo estremo. Lo stile di Culicchia è scorrevole. Rende l'idea di quanto siano bruciate le teste dei suoi personaggi. Detto questo, a me, questa Torino, fa un po' paura.

la nuova torino post fiatDi g. diego-17 settembre 2010

Da torinese, rivedo alcuni situazioni nel racconto che lo scrittore ha però esasperato con un sarcasmo che sembra figlio della propria rabbia o rancore verso una città che non lo soddisfa e che lo scrittore sembra non capire più. Aggiungo inoltre che il punto di vista dello scrittore nei confronti della nuova veste che la città di Torino vuole assumere è tipico dei tifosi granata che ormai si sentono emarginati non solo dalla città ma anche dall'esistenza stessa da quando la loro squadra di calcio è finita in serie B essendo il calcio il motivo trainante delle loro esistenze: prima sfogavano la loro rabbia verso la Juventus ora verso tutto ciò che li circonda.

scadenteDi B. Valentina-14 settembre 2010

Rispetto ad altri suoi libri che ho adorato, questo non mi è piaciuto per niente: la trama è brutta ed è pure scritto male! Mah!

Delirio a Torino....Di T. Denis-28 luglio 2010

Il libro narra delle vicende d alcuni personaggi che vivono e lavorano a Torino. A tratti è irreale, ma proprio questo finisce per incuriosire il lettore. La droga, le serate, il sesso sono le costanti presenze che accompagnano i protagonisti. Non vi aspettate una trama linare e che racconti Torino in maniera troppo realistica, l'eccesso, in ogni sua declinazione, è la parola che meglio si adatta nel descrivere questo libro.