Brindando coi demoni

Mi ha incuriosito il titolo. D'altronde lui ha il palato fino, mi hanno incuriosito certi passa-parola di amici, e mi sono lasciata tentare da una lettura insolita, diversa dal solito, perlomeno dal mio solito. Ra diario e aforismi, Fiumani ci racconta di sè, un po' uomo fin troppo "banale" e quotidiano, un po' creatura ai margini, ossessionata dai suoi incubi e dalle sue fissazioni, una sorta di genio represso che non hai voluto (o potuto) sfruttare i lati più estremi e carnacialeschi del diventare star, rimanendo rinchiuso nella sua semplicità e nelle sue paure troppo umane. Seppur lui ci dica che è stato meglio così, in ogni frase si avverte l'amarezza di chi aveva i numeri per "esplodere" e invece ha alla fine percorso un'altra strada. Fiumani è vicino ad alcuni di noi, forse (a me sicuramente) proprio per questo suo essere "uomo nel mezzo". E' questa sua semplicità che lo rende quanto meno sconcertante.

Federico Fiumani, padre dei Diaframma e personaggio cult del panorama musicale underground italiano, racconta in questi libro tratti della sua vita da musicista indipendente...ne viene fuori un ritratto sicuramente autentico, insolito e particolare, di una persona mai banale e coerente fino in forno nelle sue scelte. Consigliato non solo a tutti i fan dei Diaframma, ma a tutti coloro che hanno il rock nel sangue.