Breve storia del verbo essere. Viaggio al centro della frase
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Biblioteca scientifica
- Data di Pubblicazione:
- 26 maggio 2010
- EAN:
9788845924934
- ISBN:
8845924939
- Pagine:
- 329
- Formato:
- brossura
Libro Breve storia del verbo essere. Viaggio al centro della frase di Andrea Moro
Trama libro
L'interpretazione del verbo essere è come un filo rosso che attraversa tutto il pensiero linguistico dell'Occidente sin dalle prime opere di Aristotele. E nel suo dipanarsi si intreccia con la filosofia, la metafisica, la logica e perfino con la matematica, tanto che Bertrand Russell non esitò a proclamare che il verbo essere è una disgrazia per il genere umano. Nella convinzione che esso penetri nel pensiero linguistico moderno portando scandalo e, come un cavallo di Troia, introduca elementi di disturbo tali da indurci a ripensare in modo radicale la più fondamentale delle strutture del linguaggio umano - la frase -, Andrea Moro ricostruisce tale storia. Dalla Grecia classica, attraverso i duelli tra maestri della logica nel Medioevo e le rivoluzioni del secolo dei grandi geni fino al Novecento - allorché la linguistica diventa un modello propulsivo per le neuroscienze -, il percorso si snoda come un poliziesco, fino alla scoperta di una formula che risolve l'anomalia e, nel contempo, suscita nuove domande: sul linguaggio, sull'evoluzione, e sulla natura e struttura della mente. Un percorso che non ricorre a facili scorciatoie, ma neppure è appesantito da formule inaccessibili - ed è inoltre sempre corredato da richiami ai temi generali sulla mente e sul linguaggio, tanto da proporsi come introduzione a un settore di ricerca d'avanguardia.
Recensioni degli utenti
Breve storia del verbo essere. - 17 novembre 2011
Le prime cinquanta pagine stupiscono per ricchezza lessicale e contenutistica: un excursus bimillenario nelle diverse sfaccettature interpretative del verbo "essere" e nel dibattito da queste alimentato. Una ricostruzione puntuale e illuminante; uno sguardo in prospettiva, lucido e ricco di riferimenti quantomai pertinenti alle piu' svariate discipline. Soprattutto, pero' , un'esposizione leggera nei toni e limpida nei concetti, fatto piu' unico che raro nel campo. Dal secondo capitolo, la trattazione si perde negli abissi delle grammatiche generativo-trasformazionali e cala decisamente di fascino: si fa meno di ampio respiro, meno "olistico" per cosi' dire, e diventa man mano sempre piu' specifico e settoriale. Nonostante i buoni propositi divulgativi, non credo risulti comprensibile (anche ammesso un discreto impegno) a chi non abbia dimestichezza col settore. Nonostante tutto, pero' , la tesi cruciale esposta dall'autore riguardo all'analisi delle struttute copulative col verbo essere e' estremamente interessante e acuta - azzarderei un "rivoluzionaria" ma non ho titoli per sbilanciarmi cosi' tanto. Le argomentazioni potevano essere piu' esaurienti e piu' lineari, ma credo molta della sensazione di approssimazione sia dovuta al desiderio di sintesi e al tentativo di non risultare troppo pedantemente tecnici (peccato: l'effetto e' il contrario) . Complessivamente, un lavoro poco equilibrato a livello di target ma comunque importante. Particolarmente consigliato a chi un po' si intenda delle teorie Chomskiane; gli altri non troveranno granche' da carpire terminato il brillantissimo primo capitolo.
Moro. - 27 settembre 2010
Un'ottima introduzione alla grammatica generativa di Chomsky farcita di acute digressioni epistemologiche a partire da una ricerca originale di Moro (di fatto è un ampliamento della sua tesi di dottorato) sulla trattazione "non euclidea" del verbo essere. Ottima la trattazione storica a partire da Platone e Aristotele