Un bravo ragazzo di Javier Gutiérrez edito da BEAT

Un bravo ragazzo

Editore:

BEAT

Collana:
BEAT
Traduttore:
Sichel S.
Data di Pubblicazione:
26 novembre 2014
EAN:

9788865592281

ISBN:

8865592281

Pagine:
173
Formato:
brossura
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Trama Un bravo ragazzo

È un pomeriggio d'inverno in una via centrale del quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente Bianca, amica dei tempi dell'università. Dieci anni sono passati dall'ultima volta che Polo e Bianca si sono visti, da quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte assieme agli inseparabili Nacho e Chino e ha messo fine a tutto, alla giovinezza, alla spensieratezza, alla musica. Quella che inizia come una normale, magari un po' imbarazzata, conversazione tra vecchi amici - Bianca e Chino ora sono una coppia, e Nacho... beh, Polo lo ha incontrato qualche mese prima ed è chiaro che non sta granché bene - si trasforma per Polo nella certezza che quell'episodio vive ancora dentro di lui, che niente può resistere a dieci anni di oblio, che non ci si può sbarazzare del passato come fosse una cicca. Il passato: gli anni Novanta e la miglior band di Malasaha, un gruppo di ragazzi uniti dall'ansia di vivere e dalla musica, i cinque dischi da portarsi su un'isola deserta, da Maxinquaye a Nevermind. Ma il passato ha anche il suono sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le attraenti fattezze di Bianca, che tutti chiamavano Chicana, corpo tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora ama e vive con Polo...

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2 di 5 su 1 recensione

Lo stile particolareDi A. Silvia-15 maggio 2015

Non ho letto altri romanzi di questo autore, e mi ha colpito soprattutto lo stile molto particolare che utilizza per narrare la sua storia. Pochissimi dialoghi, non sono segnalati dalla punteggiatura, e un fiotto di pensieri, sentimenti, emozioni e sensazioni che scorrono aggrovigliati in continui sbalzi temporali, ma sempre collegati gli uni agli altri. I pensieri di Polo vanno dal passato (vari passati) al presente e dal presente al passato nel giro di poche righe. Nella stessa pagina gli avvenimenti del momento si ingarbugliano con quelli trascorsi, le sue parole si mescolano con quelle di Blanca, di Gabi, degli amici e dello psicologo. Un mix che, soprattutto all'inizio, mette a dura prova il lettore, fino a quando non ci si rende conto che quelle frasi "chiave" che esprimono i concetti più sconvolgenti si ripetono ciclicamente, in un certo senso si evolvono permettendo di comprendere sempre qualcosa di pi. Così, dopo qualche pagina, si riesce a destreggiarsi in questa curiosa tecnica narrativa che esprime in modo perfetto, a mio parere, la confusione, l'ansia, la sofferenza e i sensi di colpa in cui è sprofondato il protagonista nel corso degli anni. E così avanti e indietro, dalla giovinezza alla maturità e viceversa, fino all'inevitabile e quasi scontata rivelazione finale.