A Bordeaux c'è una grande piazza aperta

"A Bordeaux c’è una grande piazza aperta" di Hanne Orstavik è il romanzo di un’artista a confronto con la sua vita e con quella di una società dove l’arte non ha il ruolo che tutti pensano. Venato di giallo e di mistero, il racconto della Orstavik parte da una donna come tante, divorziata e madre di una ragazza adolescente con cui deve confrontarsi ogni giorno, ma lei è anche un’artista e il suo lavoro la assorbe completamente. Quando un critico d’arte le dedica un articolo sul giornale di ammirazione per le sue opere d’arte plastiche, Ruth decide di contattarlo. Le parole che il critico ha usato l’hanno colpita profondamente perché sembra che lui la conosca davvero e che sappia in qualche modo i suoi segreti. "A Bordeaux c’è una grande piazza aperta" della Orstavik diventa così non soltanto una riflessione sull’amore fisico in una coppia, ma anche una meditazione sull’arte in quanto tale. Tra i due personaggi si instaura infatti una relazione sessuale singolare, che non si basa sulla vergogna o sui rispettivi pudori, ma su una libertà totale e assoluta, proprio come richiede un’opera d’arte. La scrittrice ci conduce così nei meandri psicologici della sessualità tra spirali narrative che si rivelano affascinanti ed evocanti grazie anche al suo stile inequivocabilmente originale e seducente.